Indispensabile per arginare la povertà

Migration

Enrico

Bassani*

Abbiamo sempre sostenuto la necessità di uno strumento a sostegno delle persone più bisognose come il precedente reddito di inclusione. I dati Istat insieme a quelli del Rapporto Caritas mostrano con chiarezza, anche sul nostro territorio, la drammatica crescita della povertà assoluta. Non possiamo quindi non avere una misura universale che contrasti il fenomeno. È stato poi introdotto dalla precedente legislatura il reddito di cittadinanza, dandogli eccessivi connotati politici che ne hanno distorto la funzione. Questa misura non va smantellata ma sicuramente migliorata e corretta, coinvolgendo il sistema delle autonomie locali. Vanno fatti i controlli ma anche privilegiate le famiglie con minori e vanno ridotti gli anni di residenza per quelle immigrate. Il reddito, poi, deve essere cumulabile con le entrate di lavoro, aumentate le ore di impegno per le comunità locali, e resa obbligatoria la frequenza a percorsi di formazione. È nell’incrocio con le politiche attive verso il lavoro che il sistema ha mostrato la corda: l’occupazione va privilegiata perché solo con il lavoro si può combattere la crescente povertà e soprattutto si può restituire dignità alla persona. Occorre quindi collegare il sostegno ad una emergenza con una visione di sviluppo nelle infrastrutture materiali, digitali e sociali, nella crescita qualitativa e quantitativa dell’occupazione produttiva. È fondamentale avviare adeguati investimenti e riforme strutturali, proprio per questo si rende indispensabile uno spazio stabile di confronto tra Governo e parti sociali per costruire insieme un futuro per il lavoro del Paese.

*Segretario generale Cisl Area metropolitana bolognese