Infermiere morto di Covid. "Sono certo che papà ci aiuterà da lassù"

A Casalfiumanese i funerali di Sergio Bonazzi. Il figlio Gianluca: "Era una persona buona"

L'ultimo saluto a Sergio Bonazzi

L'ultimo saluto a Sergio Bonazzi

Imola, 3 dicembre 2020 - Il carro funebre con il feretro di Sergio Bonazzi, l’infermiere di 59 anni in servizio al Policlinico Sant’Orsola di Bologna e prima vittima del Covid tra gli operatori dell’ospedale, sterza a fatica in via della Pace a Casalfiumanese. Un vicolo di pochi metri per raggiungere l’ingresso della chiesa di San Gregorio Magno dove l’attendono per l’ultimo saluto la moglie Eleonora, il figlio Gianluca, don Matteo Casadio ed una ventina di persone. Un’altra quindicina, tra parenti e conoscenti, aspettano in silenzio all’interno della piccola parrocchia nel cuore del paese della Vallata del Santerno.

Due corone di fiori inviate dai colleghi, dagli anestesisti e dai cardiochirurghi del nosocomio felsineo tra le cui corsie Bonazzi ha trascorso l’intera carriera professionale. Un percorso culminato con l’arruolamento nel padiglione 25 per fronteggiare l’emergenza sanitaria e curare i pazienti in quella terapia intensiva Covid che presto porterà il suo nome. La stessa unità a supporto della quale la famiglia ha deciso di destinare le offerte dei presenti raccolte dentro il salvadanaio che lo immortala sorridente in un’istantanea di qualche tempo fa. "Papà era una persona buona, sempre impegnato al servizio degli altri – ricorda commosso il figlio Gianluca –. In particolar modo i bambini: ha passato trent’anni nella cardio-anestesia pediatrica del Sant’Orsola". I ricordi si spostano poi nella sfera più intima, quella familiare: "A casa ci ripeteva spesso di stare tranquilli che presto sarebbe arrivata la cura per sconfiggere il Covid – conclude –. Sono sicuro che ora ci aiuterà da lassù". Bonazzi era stato ricoverato d’urgenza in terapia intensiva il 6 novembre. Condizioni apparse subito gravi che hanno reso necessaria l’intubazione e vanificato i costanti sforzi dei colleghi che ora ne piangono la prematura scomparsa. La valente dedizione verso il prossimo in grado di innalzare il ruolo dei medici e degli operatori sanitari come ricorda nell’omelia funebre il parroco don Matteo Casadio. "Sono arrivato da pochi mesi a Casalfiumanese e non ho fatto in tempo a conoscere di persona Sergio – racconta il sacerdote -. Ho accompagnato i familiari in questo difficile frangente facendo tesoro sia dei loro racconti che dei preziosi silenzi". Non solo. "Sergio era un uomo generoso, dal cuore aperto – specifica il religioso –, una persona vera e genuina, non di quelle costruite". Unanime il cordoglio all’indirizzo del compianto infermiere: dai vertici della Regione a quelli del Comune di Bologna passando per la direzione generale del Policlinico e la presidenza dell’Ordine delle professioni infermieristiche. Dopo la funzione funebre la salma di Bonazzi ha raggiunto Faenza dove sarà cremata. Le sue ceneri riposeranno nel cimitero di Casalfiumanese.