Influenza 2019 Imola, il picco è adesso

Rangoni (Ausl): "La settimana scorsa 1.700 ammalati"

Influenza 2019, boom (Foto Dire)

Influenza 2019, boom (Foto Dire)

Imola, 4 febbraio 2019 - «Il picco è adesso. Non è una sorpresa. Da anni esiste un sistema di sorveglianza, che predice quando l’influenza  arriva e quando se ne va, quanto è ‘cattiva’, e il picco, cioè il massimo numero di casi. Dalla curva epidemica che vediamo, come previsto, ci stiamo avvicinando al culmine, che sarà toccato in questi giorni».

Roberto Rangoni, responsabile prevenzione delle malattie infettive del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl, fa il punto sul male di stagione. «Ora c’è il numero massimo di gente ammalata – spiega –. Il report della scorsa settimana, l’ultimo disponibile con i dati che arrivano dai cosiddetti medici-sentinella, dice che in Italia l’incidenza è di 12 casi per mille abitanti. In altre parole, su 1.000 residenti ci sono 12 ammalati». Pochi o tanti?

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«Sono abbastanza – osserva Rangoni –. Il dato significa che l’epidemia è già a un livello medio-grave. Lo scorso anno era più pesante e quest’anno non dovremmo però arrivare ai valori dello 2018, quando si toccò il 15 per mille, ma non siamo distantissimi. E comunque, con la soglia del 12 per mille la gente si è accorta che la febbre è in giro».

La differenza tra Imola e l’Emilia-Romagna è minima: «La scorsa settimana, in regione, l’incidenza era 12,6 su mille, e noi non siamo tra le regioni le più colpite. Marche, Umbria, Abruzzo e Calabria e la provincia autonoma di Trento stanno peggio (questo elemento spiega che l’influenza è diffusa ora in tutta Italia).

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La buona notizia è l’incidenza per età. «Come sempre accade, la stragrande maggioranza degli ammalati è nella fascia da 0 a 4 anni. Questo succede perché i bambini non hanno difese contro l’influenza: da noi l’incidenza tra i bambini è di 40 per mille».

E gli anziani, ovvero chi ha oltre 65 anni? «Loro si stanno ammalando poco: l’incidenza in questa fascia d’età è di circa 4 per mille (tutto questo grazie ai vaccini, anche se la copertura vaccinale dello scorso anno era solo del 57 per cento, e in virtù del fatto che sono meno suscettibili alle malattie). Se rapportiamo l’incidenza media dell’Emilia Romagna a Imola, risulta che su 135mila residenti nel circondario gli ammalati, solo della scorsa settimana, erano 1.700».

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L’influenza propriamente detta è spesso pesante, «non è banale – annota Rangoni –. Arriva bruscamente, in poche ore si alza la temperatura a 39 o più. Normalmente si accompagna a dolori muscolari, articolari, mal di testa e sintomi respiratori. Il decorso normale è una settimana, e spesso la malattia ha una convalescenza lunga. È considerata pesante, non è da poco e non è banale, e per questo siamo preoccupati per gli anziani, perché può aggravare altre malattie presenti».

Ci sono anche casi gravi, nei quali è necessario il ricovero in Rianimazione: «In Emilia Romagna questo tipo di ricoveri sono finora 45, e ce ne aspettiamo qualcun altro. A Imola finora non ce n’è stato alcuno di questo tipo. Di casi ospedalizzati ce ne sono stati però diversi, e sappiamo che i pediatri stanno vedendo molti bimbi».

ma. mar.