Imola, inseguimento da brividi fra pedoni e ciclisti

Il conducente di un’auto sospetta forza l’alt e tenta di investire un agente, paura nella zona di via Pisacane. Bloccato un giovane

Alcuni agenti della polizia municipale (foto d'archivio Imola)

Alcuni agenti della polizia municipale (foto d'archivio Imola)

Imola (Bologna), 10 novembre 2019 - L’alt ignorato al posto di blocco, l’inseguimento e infine la soddisfazione per essere riusciti a bloccare uno dei fuggitivi. È stato un pomeriggio movimentato, quello di venerdì, per due agenti della polizia locale. Impegnati in una serie di controlli di routine in via Pisacane, grazie all’aiuto del sistema di controllo targhe e di alcuni cittadini che avevano notato in precedenza l’auto sospetta hanno fermato una Citroen C4.

Il conducente della vettura, che grazie appunto alla tecnologia si è scoperto essere senza revisione, anziché accostare ha tentato di investire uno degli agenti per poi darsi alla fuga in direzione del centro città, inseguito a quel punto dalla polizia locale. Per evitare di essere raggiunto, il fuggitivo si è reso protagonista di una serie di manovre pericolose a folle velocità, andando contromano e imboccando nel senso sbagliato anche la rotatoria di via della Resistenza.

Manovre che hanno messo a serio rischio l’incolumità di pedoni e ciclisti, ma anche delle altre auto che in quel momento si trovavano in strada nella zona sud della città. Una volta vistosi però braccato dagli agenti che l’inseguivano, ha fermato il veicolo in via Leopardi, all’altezza di via Negri. Dall’auto sono a quel punto scesi quattro uomini (compreso il conducente dell’auto) che di corsa si sono allontanati separandosi fra loro, per cercare di far perdere le rispettive tracce. I due agenti, dopo un ulteriore inseguimento a piedi, e dopo aver scavalcato alcune recinzioni di proprietà private, sono riusciti a immobilizzare uno dei fuggitivi, al termine di una breve colluttazione. Gli altri tre uomini sono invece riusciti a far perdere le loro tracce tra i condomini di via Leopardi e De Gasperi.

Il fermato è un 27enne albanese residente a Milano e ha alle spalle diversi precedenti di polizia. L’auto che trasportava i fuggitivi è stata invece perquisita e al uso interno sono stati recuperati oggetti da scasso, tra cui un grosso flessibile elettrico e un piede di porco, tutti sequestrati. Al termine gli accertamenti di rito, e dopo la comunicazione dell’accaduto al sostituto procuratore di turno, l’albanese è stato denunciato a piede libero per il reato di resistenza in concorso e possesso di oggetti atti a offendere.

La vettura è stata sequestrata in via amministrativa ai fini della confisca e sono in corso accertamenti inerenti la proprietà. Si ipotizza che la banda si trovasse in zona e fosse intenzionata al compimento di furti in appartamento o proprietà private in considerazione degli oggetti rinvenuti all’interno dell’auto su cui viaggiavano.

«La segnalazione precisa, meritoria e attenta di alcuni cittadini che in passato avevano notato l’auto sospetta è stata determinante – sottolinea l’assessore alla Sicurezza, Andrea Longhi – unitamente alla tecnologia dei varchi stradali con telecamera che sono di grande ausilio per le forze dell’ordine e per la comunità. Il ricorso a tecnologie quali quelle per la lettura targhe è indispensabile per contrastare la microcriminalità e rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini».

L’uso della videosorveglianza in genere «è comunque, senza dubbio, strettamente connesso all’innovazione normativa degli ultimi tempi – osserva ancora Longhi –che ha attribuito ai sindaci specifiche competenze volte a garantire l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana». In questa ottica, «a livello locale sono stati acquistati droni che potranno essere usati come ausilio nei rilievi stradali – annuncia e conclude l’assessore Longhi –, ma anche per monitorare ad esempio le piene del fiume o per altre esigenze di protezione civile senza escludere operazioni di polizia giudiziaria».