Imola, ladri in fuga speronano una Volante. Catturati

Hanno 'ripulito' alcune auto, poi si sono impossessati di un camion e infine hanno provato (senza troppo successo) a fuggire

La Volante speronata

La Volante speronata

Imola, 21 aprile 2018 - Hanno ripulito alcune auto, poi si sono impossessati di un camion e infine hanno provato (senza troppo successo) a darsi alla fuga. Si è concluso con due arresti (e una volante della polizia danneggiata) il movimentato inseguimento avvenuto nella tarda serata di giovedì sulla Montanara. In manette, per furto aggravato, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, due marocchini di 22 e 23 anni. Verso le 23 hanno preso di mira un’azienda a Castel del Rio, entrando nel piazzale per rubare.

Prima hanno rotto i finestrini di un paio di auto e rovistato negli abitacoli, poi si sono messi alla guida di un camion della ditta con il quale, dopo avere sfondato i cancelli, sono scesi lungo la Montanara. I carabinieri li hanno intercettati e inseguiti. Poi, insieme a pattuglie del commissariato di polizia e della municipale di Imola hanno creato uno ‘sbarramento’ all’ingresso della città. Il conducente però ha sfondato il posto di blocco, speronando una volante. La fuga è terminata con una sbandata che ha fatto finire il mezzo capovolto in un fossato.

A margine della vicenda, una problematica è stata sollevata dal segretario del sindacato di polizia Siulp Amedeo Landino: solo una delle due auto del commissariato di Imola in servizio era, come prevede la norma, blindata. L’altra, travolta dal furgone, è stata distrutta. «Se non fosse stato per la grande professionalità dei poliziotti di Imola, avremmo potuto assistere a un dramma – scrive Landino in una lettera al questore Ignazio Coccia –. Soltanto l’esperienza e l’altissima preparazione dei colleghi hanno evitato il peggio poiché in quel momento, consapevoli della pericolosità dell’intervento, hanno preferito scendere dai veicoli. Il risultato è che la volante priva di blindatura è quasi distrutta. Si comprende bene che, oltre a doversi guardare dai criminali che nella zona di Imola in questo momento inquietano per l’efferatezza e la crudeltà, i poliziotti del commissariato hanno rischiato la propria pelle per l’ostinazione di una gestione improntata a formalismi e ‘numeri’, invece che volta a tutelare e proteggere il personale dal rischio a cui si è esposti».