Insulti a Stefano Cucchi, assolto Tonelli

Era stato denunciato da Ilaria. Per il giudice quanto contestato al deputato della Lega "non costituisce reato". E lui: "Vengono fuori le mie ragioni"

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Gianni Tonelli, ex segretario generale del sindacato autonomo di Polizia Sap e rieletto alla Camera con la Lega, è stato assolto dal giudice monocratico di Roma con la formula "perché il fatto non costituisce reato" dall’accusa di diffamazione dopo un video postato sui social nel 2017 in cui si faceva riferimento anche al caso di Stefano Cucchi.

"Tutto nasce dopo la sentenza di appello del primo processo sul caso Cucchi dove sono state confermate le assoluzioni degli agenti penitenziari finiti sul banco degli imputati – spiega Tonelli riferendosi dichiarazioni che sono state oggetto del procedimento –. Un ragionamento che portava a chiedere le telecamere su tutte le divise, celle e auto. Una posizione anticorporativa e un ragionamento fatto, basandomi sulle sentenze emanate. Oggi finalmente è stata fatta giustizia".

Il match giudiziario tra Tonelli e Ilaria Cucchi (anche lei eletta in Parlamento, al Senato, in un collegio di Firenze) va avanti dal 2014 e i procedimenti sono ormai diversi, anche collegati. "Il problema non è mio – spiega ancora Tonelli –. Io ho utilizzato, lo ripeto, solo elementi oggettivi, come sentenze, perizie, quello che hanno detto i familiari e ho citato anche la commissione bicamerale di inchiesta di Ignazio Marino. Ho detto semplicemente delle cose scomode, che riguardano anche altri casi noti, ma ho detto solo la verità. Il tema delle telecamere è quello del poter accedere immediatamente alla verità, senza processi infiniti che non danno alcuna garanzie della verità stessa. Non era stata una difesa corporativa, ma a favore della verità e della gustizia e a tutela delle famiglie che affrontano questi processi".

Insomma, un altro capitolo in tribunale e il deputato appena rieletto spera di venire a capo anche del resto. "C’è stata una strascicata di querele per danneggiare la mia immagine, sono stato anche offeso dalla signora Cucchi in televisione e ho reagito giudiziariamente, non posso sempre subire. Tra l’altro i fan della signora dal 2014 imperversano sui social diffamandomi e denigrando la mai immagine. Questo procedimento tra l’altro – conclude Tonelli – comprendeva anche le dichiarazioni oggetto del precedente processo, quando sono stato inspiegabilmente condannato (un anno fa, ndr) anche se il pm aveva chiesto la mia assoluzione. Vogliono mettermi sulla graticola, ma le mie ragioni stanno venendo fuori".

"Questa è una rivendicazione di buona fede e verità di quello che ha detto il nostro assistito sin dall’inizio e che oggi vede riconosciute le sue ragioni – sottolineano gli avvocati Matteo Moriggi e Civita di Russo, difensori di Tonelli -, anche a conferma della sua libertà di espressione come cittadino e come sindacalista".

Paolo Rosato