Isola ecologica, esulta il Comitato "Ma lo stop doveva arrivare prima"

"È una pagina non edificante dell’amministrazione Panieri, che sembra navigare a vista. Il progetto era inadeguato. Colpisce la disinvoltura con la quale si spendono soldi inutilmente...".

Isola ecologica, esulta il Comitato  "Ma lo stop doveva arrivare prima"

Isola ecologica, esulta il Comitato "Ma lo stop doveva arrivare prima"

Una "pagina non edificante dell’amministrazione Panieri". Il comitato Agorà Montericco, dopo una battaglia lunga oltre dodici mesi, archivia così la decisione del Comune di rinunciare alla costruzione di una nuova isola ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti nel tratto di Pedagna sul quale sorge l’ex centrale di cogenerazione Hera. "Ci sono voluti un anno, una mobilitazione di più di duemila residenti (a oggi le firme raccolte sono 2.347) e un autofinanziamento gravante sulle economie delle famiglie – ricostruisce Agorà Montericco – per far comprendere al sindaco e all’assessore Spada l’inadeguatezza del progetto".

Secondo il comitato, infatti, l’amministrazione comunale "sembra navigare a vista. Colpisce – prosegue in questo senso Agorà Montericco – la disinvoltura con cui vengono spesi fondi pubblici a sostegno di progetti a cui presto o tardi si decide di rinunciare". Ne sono una dimostrazione, sempre a detta dei residenti, le motivazioni addotte a fondamento della rinuncia da parte di una Giunta "chiamata a gestire beni e risorse economiche della cittadinanza ma che non riesce a avere una visione strategica programmatica ed economica delle finanze pubbliche".

Detto che il Comune ha motivato il passo indietro con i rincari delle materie prime, i ritardi nell’assegnazione dei fondi del Pnrr richiesti e infine le sollecitazioni dei residenti, il comitato rilancia. "Se non fosse stato per l’interesse mostrato dai cittadini, il percorso partecipativo non sarebbe mai iniziato – rivendica Agorà Montericco –. Più volte sollecitato, il sindaco ha dapprima pensato bene di divulgare il progetto dell’isola ecologica attraverso un volantinaggio nel quartiere, grazie ai fondi dei cittadini. Poi ha dato luogo a una serie di incontri per far apparire virtuoso e strategico il progetto". E il risultato finale, secondo il comitato, è stato tutt’altro che lusinghiero per la Giunta. "Con un po’ di buon senso, tutto questo poteva risolversi – conclude Agorà Montericco – semplicemente rispondendo a quella famosa petizione popolare a suo tempo depositata dal comitato che tutt’oggi risulta priva di risposte".

Sul fronte politico, dai banchi della maggioranza Filippo Samachini (Sinistra imolese) fa sapere di condividere lo stop della Giunta, ma sottolinea che "il mancato coinvolgimento dei residenti all’inizio di questo progetto è stato un errore".