L’Autodromo si arrende: Gp a porte chiuse

Niente deroga dal governo dopo il summit Bonaccini-Speranza. Panieri: "L’impegno è stato massimo, resta un profondo rammarico"

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di Enrico Agnessi

Le sensazioni della vigilia sono state confermate: il Gran premio di Formula 1 dell’Emilia-Romagna si svolgerà, sabato e domenica, a porte chiuse. La conferma ufficiale è arrivata ieri mattina da Formula Imola, che ha parlato di "valutazione estremamente prudenziale" da parte del Governo. Dopo il Dpcm emanato domenica scorsa, che ha chiuso al pubblico gli impianti sportivi, Roma non ha infatti accolto nemmeno la richiesta di dimezzare le presenze rispetto ai 13mila spettatori avallati dalla Regione nelle scorse settimane.

Ora la società di gestione dell’Autodromo fa sapere che "sta valutando, di concerto con i referenti del Governo preposti alla supervisione delle formalità relative alla cancellazione straordinaria della presenza di pubblico e di ospitalità, le modalità di rimborso dei biglietti". Rimborso che "comunque avverrà entro il più breve tempo possibile", assicurano da Formula Imola.

Lo stop al pubblico per il Gp, come rivelato in Assemblea legislativa dal sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, Davide Baruffi, è arrivato al termine di un summit tra il presidente Stefano Bonaccini e il ministro della Sanità, Roberto Speranza. La disputa del Gran Premio a porte chiuse, dopo che come detto la Regione aveva concesso la deroga per la presenza degli spettatori, è una "notizia impegnativa e importante, per chi aveva comprato il biglietto ma non solo", afferma Baruffi in Aula. Ma "si è ritenuto che la preoccupazione sanitaria dovesse venire prima".

Sempre dalla Regione, la consigliera del Pd Francesca Marchetti, presidente della commissione Sport in viale Aldo Moro, parla di "decisione sofferta per tutti", ma sottolinea come la tutela della salute dei cittadini sia "prioritaria". L’Emilia-Romagna "è stata la prima a credere in questa bellissima opportunità per il territorio a livello internazionale – ricorda la consigliera regionale, che è anche segretaria reggente del Pd imolese –; ma siamo di fronte ad una situazione emergenziale, che non possiamo sottovalutare".

Deluso il sindaco Marco Panieri, che in questi giorni ha lavorato più di tutti per cercare di tenere aperti i cancelli dell’Enzo e Dino Ferrari: "C’è un profondo rammarico nel sapere che il Gran Premio sarà a porte chiuse, nonostante il massimo impegno nel mettere in campo le misure più restrittive possibili". E "c’è amarezza", aggiunge il primo cittadino, "sapendo che il nostro territorio è stato in grado organizzare in tre settimane il campionato del mondo di ciclismo su strada, a fine settembre scorso, che ha ottenuto il plauso anche dai vertici dell’Uci e del Cio".

Delusa anche la direttrice di IF, Imola Faenza Tourism Company, Marcella Pradella: "Peccato, ce l’avevamo messa tutta per metterci in condizioni di accogliere a Imola addetti ai lavori e appassionati nel migliore dei modi, assicurando il nostro supporto all’amministrazione comunale e a Formula Imola".

Tanto il Comune quanto IF si consolano con le luminarie in centro storico dedicate ad Ayrton Senna. Ma è qui che la Lega avanza nuove critiche: è una iniziativa che "non può trovarci contrari", puntualizza il consigliere comunale Riccardo Sangiorgi. "Una stupenda frase – aggiunge il leghista – che tuttavia rischia di non essere nemmeno letta dai cittadini: il centro storico è spento, le saracinesche sono abbassate, non c’è più vita. È la conseguenza di anni di politiche sbagliate del Pd, che ha preferito favorire i ricchi (centri commerciali) rispetto ai poveri (piccoli commercianti)".

Non resta, per gli appassionati, che consolarsi ammirando all’aeroporto di Bologna tutti i vecchi manifesti pubblicitari del Gran Premio, dal lontano 1980 a quello di quest’anno. La mostra, come ricorda lo scalo, è ospitata nel foyer di ingresso della Marconi lounge, al primo piano del terminal passeggeri, ed è visitabile tutti i giorni fino al 15 novembre, negli orari di apertura dell’aeroporto.