L’intelligenza artificiale per fogne più ’pulite’

Un sistema di centraline messo a punto da Hera e una startup israeliana contro l’inquinamento

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Gestire meglio il sistema di acque reflue, che è sempre potenzialmente interessato da eventi di inquinamento, rilevando nell’immediato le concentrazioni di alcuni parametri ed effettuando prelievi nel caso in cui siano presenti scarichi dannosi; con questo obiettivo il Gruppo Hera e Kando, una start up con sede in Israele, hanno messo a punto un sistema intelligente di centraline, collocate in punti strategici della rete, sono in grado di monitorare la rete fognaria in tempo reale e in continuo, segnalando all’istante eventi inquinanti.

"Si tratta di una tecnologia innovativa – segnala la multiutility – che l’azienda ha introdotto per prima in Italia e che permette di ottenere significativi risultati rispetto alla qualità delle acque reflue".

Il tema è di primaria importanza, poiché si tratta di acque che, una volta depurate, ritornano ai fiumi e al mare. Sperimentato con un progetto pilota, della durata di sei mesi sulla rete di Castelnuovo Rangone, nel Modenese, il sistema (‘Early Warning System’) ha permesso di ridurre anche del 50% la concentrazione di inquinanti significativi trovati nelle acque reflue e di contenere ulteriormente i consumi energetici.

Gli ottimi risultati ottenuti dalla sperimentazione, hanno portato Hera a siglare con la start up un accordo di collaborazione della durata di tre anni, nel corso dei quali il sistema sarà utilizzato in altri territori serviti dalla multiutility, dove il Gruppo gestisce, complessivamente, quasi 19.000 km di rete fognaria.

"Per garantire un sistema di trattamento delle acque reflue efficiente e affidabile - dice Franco Fogacci, direttore acqua del Gruppo Hera - è necessario fare leva su due fattori fondamentali: innovazione e sostenibilità. Sono questi i perni su cui da sempre ruota l’attività del nostro gruppo grazie all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, supportato da importanti investimenti (il nostro Piano industriale al 2023 ne prevede per circa 830 milioni di euro solo nel settore idrico)".