
Il 19enne alla guida dell’auto, durante la violenta lite avrebbe estratto un oggetto da taglio e ferito i rivali
A tutto gas nel parcheggio del parco Tozzoni. Volano i giri del motore e le gomme stridono mentre va in scena la manovra spericolata. Da un gruppo di ragazzi poco distante arriva una frase, forse una critica su quanto appena successo. E da lì tutto sarebbe precipitato: un lite violenta, spunta un coltello, e finisce tutto nelle ferite e nel sangue di un ragazzo di vent’anni che la sera dello scorso 15 maggio ha rischiato anche la vita. Nei guai ora c’è un giovane, quello alla guida dell’auto, un 19enne di origini straniere residente in città, indagato per tentato omicidio, lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di armi o oggetti atti a offendere. I carabinieri della compagnia di Imola sono arrivati a lui incrociando le testimonianze con una maglietta intrisa di sangue, trovata in un cestino. In via Montericco c’è un grande spiazzo, poco distante ma aldilà degli alberi che costeggiano l’area del chiosco al servizio del parco. "Quando abbiamo appreso la notizia – dicono i gestori – siamo rimasti sorpresi e dispiaciuti, non abbiamo avuto alcun tipo di avvisaglia quella sera". E in effetti l’area parcheggio in cui è avvenuta la lite – da non confondere con quelle al servizio del chiosco – si trova dall’altra parte della strada. L’allarme, la sera del 15 maggio, è scattato quando due ragazzi di 20 e 24 anni residenti nel Ravennate si sono presentati al pronto soccorso con alcune ferite da taglio. Una volta ricoverato, il più giovane, per la gravità delle lesioni dovrà essere sottoposto a un intervento chirugico. Dai referti analizzati dai carabinieri emergerà poi che il ventenne aveva rischiato la vita e tra i colpi ricevuti, probabilmente da un coltello, non acora trovato (e che il 19enne negherebbe di aver usato), uno era "arrivato a pochi centimetri dal cuore".
Da lì il racconto, e la caccia al fuggitivo è rapida. Gli uomini dell’Arma trovano una maglietta intrisa di sangue in un cestino, poi, grazie a un parziale numero di targa arrivano fino a casa del presunto aggressore e lo identificano. "L’episodio riaccende i riflettori sulla sicurezza nei parchi pubblici imolesi – commentano Marta Evangelisti capogruppo FdI in Regione e Simone, Carapia Consigliere FdI a Imola –. Parco Tozzoni è un luogo frequentato da famiglie e giovani, e in questo caso si è teatro di un fatto di sangue". Ecco poi l’appello dei meloniani: "Ci auguriamo che con l’estate aumentino i controlli per monitorare i luoghi frequentati dai giovani e finalmente aumenti l’organico della Polizia Locale, a Imola non si vede una pattuglia da mesi (le auto nuove sono in garage) . A questo aggiungiamo un sistema di videosorveglianza efficiente che garantisca una sicurezza diffusa, che permetta di monitorare l’area e prevenga atti vandalici e garantisca la sicurezza. Ci auguriamo che sia un episodio isolato, ma comunque le Istituzioni devono essere pronte ad ogni evenienza".