REDAZIONE IMOLA

La nuova ferrovia. Comune con i comitati: "Progetto da cambiare. L’impatto va ridotto"

Municipio e Nuovo Circondario imolese rispondono ai cittadini "Documento condiviso con la Regione per la modifica del tracciato. Giusto tutelare paesaggio e attività agricole e produttive".

Un incontro dei comitati, in prima linea per la modifica del progetto

Un incontro dei comitati, in prima linea per la modifica del progetto

"Il Comune di Imola e il Nuovo Circondario imolese hanno espresso una posizione critica sulla relazione conclusiva del Documento di fattibilità delle alternative progettuali di Rfi relativa al quadruplicamento ferroviario Bologna–Castel Bolognese, condividendo osservazioni e richieste già avanzate nel corso del dibattito pubblico e che, al momento, da parte di Rfi hanno trovato riscontri insufficienti". Non usa mezzi termini l’Amministrazione comunale per chiarire la sua posizione riguardo il progetto della linea ferroviaria ad alta velocità che, al momento, vede prevalere il progetto del viadotto che scorrerebbe accanto al tracciato dell’A14. Un progetto che però ha sempre visto la contrarietrà dei comitati cittadini che hannp ribadito in più occasioni la ncessità di un tracciato alternativo per evitare "una grande opera impattante, che rischia di devastare il territorio senza nemmeno garantire i risultati attesi in termini di miglioramento della mobilità ferroviaria".

Nei giorni scorsi, i comitati, attraverso il loro coordinamento, avevano chiesto parole chiare alle istituzioni, a partire dalla Regione, sferzando anche le amministrazioni locali accusate di "aver lasciato soli i cittadini impegnati nella battaglia".

Il Comune, però, ribadendo la posizione critica nei confronti del progetto, conferma di aver fatto sentire la propria voce nei confronti della stessa Rfi.

"Tali considerazioni sono state ribadite e rilanciate nel documento congiunto sottoscritto insieme alla Regione Emilia-Romagna, alla Città Metropolitana di Bologna e alla Provincia di Ravenna, in piena coerenza con quanto espresso dagli altri territori interessati – spiegano dall’Amministrazione –. In particolare, si evidenzia, insieme alla Regione e agli altri enti coinvolti, la necessità di rivedere in modo sostanziale il tracciato proposto, che così non è condivisibile, tenendo conto delle interferenze con il paesaggio, delle attività agricole e produttive, nonché della pianificazione urbanistica e idraulica in atto, in particolare nei comuni di Imola e Castel San Pietro Terme".

Nel documento, inoltre, "si sottolinea l’opportunità di valutare seriamente soluzioni alternative meno impattanti, come il tracciato in galleria per l’area industriale di Imola, fino ad oggi scartato senza un’analisi adeguata".

Viene inoltre rilanciata, "in linea con la posizione della Regione Emilia-Romagna", la proposta di "ridurre la velocità massima a 200 km/h, ridurre gli impatti e migliorare l’integrazione con il territorio".

Contestata anche l’estensione del posto di movimento previsto, ritenuto "eccessivamente invasivo rispetto all’utilità effettiva per il sistema locale".

"L’obiettivo condiviso insieme alla Regione Emilia-Romagna e agli enti locali coinvolti – cpncludono dall’Amministrazione comunale – è arrivare a un’infrastruttura strategica ed efficiente, ma che sia realmente sostenibile, integrata e rispettosa delle esigenze e delle vocazioni del territorio".

Marco Principini