
Giornata speciale per i pazienti dell’istituto di Montecatone. Domenica scorsa, un gruppo di undici pazienti, quattro loro familiari e sei volontari hanno fatto visita al Museo Ferrari di Maranello.
Una visita gratuita tutta all’insegna della passione per le Rosse, tra tanti bolidi del presente e del passato. Una collaborazione, quella tra la scuderia del Cavallino rampante e Montecatone, che si era già concretizzata durante le Finali Mondiali Ferrari andate in scena all’Autodromo di Imola a fine ottobre 2022, alle quali la Fondazione Montecatone ha potuto invitare alcuni ex pazienti per emozionanti giri di pista a fianco di piloti professionisti.
Nel corso di quest’anno, la Fondazione Montecatone ha organizzato sinora 87 uscite, accompagnando fuori dall’Ospedale ogni fine settimana oltre 600 tra pazienti e famigliari, grazie al fondamentale supporto di oltre 30 volontari. Le mete sono disparate: dal centro storico di Bologna all’Autodromo di Imola, per assistere alla Superbike o la Formula 1, ma anche semplici pomeriggi al centro commerciale o pranzi al ristorante: tante occasioni di socializzazione che contribuiscono a mettere in pratica gli insegnamenti acquisiti durante il percorso di riabilitazione. "A Montecatone si assiste a una vera e propria rinascita delle persone, che qui iniziano di fatto una nuova vita – sottolinea Mario Tubertini, direttore generale dell’istituto –. Tra i corridoi di Montecatone si impara ben presto che una vita in carrozzina vale la pena di essere vissuta e queste esperienze aiutano le persone a prendere confidenza con la carrozzina o altri ausili. Ogni uscita rappresenta infatti una occasione di sperimentazione di momenti di vita all’esterno della struttura ospedaliera, per verificare le proprie autonomie e di sollievo dopo lunghi mesi di ricovero".
Soddisfatto anche Marco Gasparri, presidente della Fondazione Montecatone Onlus. "Si tratta di una delle tante attività che dal 1998 la nostra Fondazione organizza per affiancare e sostenere l’Istituto di Montecatone, i pazienti e i loro familiari – ricorda –. Vorrei ringraziare il nostro personale e tutti i volontari per l’impegno che mettono quotidianamente per arricchire e completare il percorso di riabilitazione. A ripagarci sono i sorrisi, gli sguardi e le parole di ringraziamento di pazienti e parenti. Una soddisfazione difficile da raccontare".