La ‘rivoluzione’ di Progetto Dozza

L’associazione che esprime il sindaco Albertazzi ha fatto il punto di dieci anni di attività e di successi

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Dieci anni e non sentirli. L’associazione politico-culturale ‘Progetto Dozza’ ha festeggiato ieri sera i suoi primi due lustri di vita. E se il meteo avverso ha rimescolato i piani organizzativi con il trasloco da piazza Libertà alla sala Martelli, nel centro civico, la cittadinanza ha risposto lo stesso presente. Sold out in pochi minuti il centinaio di sedute al coperto.

Una lunga chiacchierata pubblica, nel cuore della frazione affacciata sulla via Emilia, in compagnia del sindaco Luca Albertazzi intervistato dal vicedirettore de ‘Il Resto del Carlino’ Valerio Baroncini. Una platea attenta e partecipe che ha riavvolto il nastro della memoria per ripercorrere le tappe dell’ascesa di quella realtà civica nata nel 2012 e che, dal 2014, regge il timone amministrativo del municipio del borgo dai muri dipinti. Dall’idea alla base della genesi della corrente civica all’evoluzione culturale, prima ancora che politica, compiuta dal sodalizio. Senza dimenticare l’ormai consolidata esperienza alla guida dell’ente che, superato il giro di boa del secondo mandato, punta ancora ad intercettare le reali necessità della comunità.

"Persone e argomenti al centro – ha raccontato il primo cittadino Albertazzi –. Concretezza, disponibilità e partecipazione per sostituire l’approccio ideologico che spesso caratterizza la politica. Non sono contro i partiti, anzi li ritengo fondamentali sul piano regionale e nazionale, ma il riavvicinamento delle persone alla politica passa attraverso una rivisitazione del modo di fare politica. Soprattutto a livello locale".

Una vera e propria rivoluzione culturale. "Eravamo quasi completamente a digiuno di materia amministrativa ma non mi sono mai sentito solo – ha proseguito il sindaco –. Ho la fortuna di lavorare all’interno di un gruppo affiatato, coeso. E a nessuno dei suoi componenti ho mai chiesto quale sia la propria preferenza alle urne". Un cambiamento profondo e concreto con evidenti benefici per la collettività. Dai lavori pubblici alle infrastrutture passando per il potenziamento del filone turistico, la tutela dell’ambiente, le politiche tributarie e sociali. Le celebrazioni del primo anniversario tondo di ‘Progetto Dozza’ non finiscono qui. Il 15 ottobre, infatti, ci sarà una passeggiata sul Sentiero del Vino.