Caro Carlino, il carovita purtroppo pesa in maniera assai notevole nel bilancio familiare e tante famiglie non disponendo di mezzi di sostentamento stringono sempre più la cinghia.
Ritorna la famosa coperta corta che in realtà è sempre esistita in questo nostro Paese che ha sempre stentato a far quadrare i conti. Se disponi di una coperta corta che, specie in questi dolorosi momenti, si è ulteriormente ristretta, non puoi fare miracoli. Se tenti di coprire una parte devi per forza lasciare scoperta l’altra.
È proprio in queste circostanze che necessita il buon nocchiero, il marinaio esperto che sappia far galleggiare la nave per condurla in acque nazionali e internazionali con lungimiranza di vedute. Come sempre accaduto nelle fasi pre-elettorali gli entusiasmi si sprecano e le promesse di cambiamento vengono elargite a piene mani. Le promesse possono essere di due tipi: quelle fatte col proposito di mantenerle, oppure le promesse da marinaio senza intenzione di mantenerle come purtroppo spesso accade.
Chiunque prenderà in mano le redini di questo nostro bellissimo ma travagliato Paese dovrà fare i conti con la ristrettezza della coperta per poter proseguire la strada con impegno e serietà.
E qui mi permetto di esprimere il mio parere: in un momento di grave difficoltà si è fermata la nave che perlomeno stava ben galleggiando, forse per inseguire un ipotetico cambiamento che, con queste ristrettezza e condizioni economiche disagiate, sarà difficilmente realizzabile.
Grazie
Alberto Cardelli, Imola
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