Castel San Pietro, Lagosteria protetta da telecamere

Misura di sicurezza dopo l’incendio. E un titolare dorme nel locale

Andrea Grillini sul letto preparato dentro la Lagosteria (Isolapress)

Andrea Grillini sul letto preparato dentro la Lagosteria (Isolapress)

Castel San Pietro Terme (Bologna), 13 aprile 2019 - Fin dove arriva l’esasperazione? E’ in grado di far breccia nei sentimenti di chi ha visto il sogno di una vita andare letteralmente in fumo, e ora è costretto a dormire nel proprio locale. Le notti di tensione alla ‘Lagosteria dei ragazzi’ speciali non sono ancora finite. La conferma arriva da uno dei due titolari, Andrea Grillini, che dopo l’incendio di circa un mese fa si è portato una brandina da casa, e ora dorme nel piccolo fabbricato in legno a pochi passi dal locale annerito sul laghetto Scardovi. L’uomo, svegliato nel cuore della notte dalla chiamata dei Vigili del fuoco lo scorso 17 marzo, si è attrezzato come meglio ha potuto, esiliandosi in quello che oggi è diventato praticamente un campeggio involontario per difendere il ristorante in cui lavorano anche dei ragazzi affetti da disabilità.

«I danneggiamenti non sono finiti – ha purtroppo constatato Grillini – Qualche sera fa ho trovato una serratura scassinata e diversi atti vandalici: bidoni distrutti e vasi mandati in frantumi. Non voglio che succeda di peggio, ancora una volta». Già, perché come aveva notato lo stesso titolare, sull’origine dell’incendio, divampato in seguito a un’intrusione, sembra esserci l’ombra del dolo. «Si vede chiaramente che qualcuno è riuscito a entrare. Si sono aperti un varco attraverso le alette di ventilazione della cucina – raccontava il mese scorso al Carlino -, da lì sono arrivati alla maniglia della finestra, e, tagliata la zanzariera, hanno rovistato liberamente nel chiosco, lasciando il registratore di cassa aperto e alcune pedate sul freezer». Un incendio appiccato probabilmente per ripicca visto lo scarso bottino, e l’uomo crede anche di aver trovato l’accelerante da cui è partito il rogo: una bottiglietta d’alcol utilizzata dallo chef per disinfettare la griglia.

Pochi gli spiccioli arraffati dal fondo cassa, ma alla fine è stata ingente la conta dei danni: «Ci sono fra i 60 e i 70mila euro di lavori da fare – aggiunge il titolare –, a cominciare da tutti gli impianti, fino all’acquisto della caldaia nuova. Il via libera dall’assicurazione per poter iniziare i lavori dovrebbe arrivare la prossima settimana, e la speranza di essere pronti per Pasqua c’è, visto l’avvicinarsi della stagione estiva».

Il nuovo progetto – oltre al restauro –, prevede l’installazione di un allarme satellitare e un circuito di telecamere di sicurezza. La Lagosteria, nonostante tutto, in questo mese ha ricominciato la sua attività, tempo permettendo, con qualche grigliata all’aperto; e adesso ha tutta l’intenzione di rimettere in pista i ‘ragazzi speciali’, quei giovani affetti da disabilità che, con il loro lavoro, sono il cuore pulsante del locale.