L’alluvione annulla il Gp Paddock invaso dall’acqua, l’Autodromo si arrende "Era l’unica scelta possibile"

Il sindaco Panieri e il governatore Bonaccini: "Dobbiamo pensare a mettere in sicurezza le persone". Sticchi Damiani (Aci): "È ragionevole immaginare che questa edizione venga disputata nel 2026".

L’alluvione annulla il Gp  Paddock invaso dall’acqua,  l’Autodromo si arrende  "Era l’unica scelta possibile"

L’alluvione annulla il Gp Paddock invaso dall’acqua, l’Autodromo si arrende "Era l’unica scelta possibile"

di Enrico

Agnessi

Un epilogo inevitabile. Ma fa male quasi quanto quello che, nel 2006, tenne l’Autodromo fuori dai box per poco meno di tre lustri. Non c’è il foglio ‘Imola is lost’, passato all’epoca dalle mani Bernie Ecclestone a quelle del compianto sindaco Massimo Marchignoli, a decretare l’annullamento (si lavora a un appendice di un anno del contratto in scadenza nel 2025) del Gran premio in programma questo fine settimana. A ratificare una decisione apparsa scontata fin dalle prime ore della mattina, con la Romagna straziata dal maltempo e il paddock del circuito allagato, è una nota ufficiale diramata dalla Formula 1 all’ora di pranzo.

"Non è possibile tenere l’evento in sicurezza ed è la cosa giusta e responsabile da fare – è la linea del Circus, dopo che il vicepremier Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, aveva chiesto il rinvio della manifestazione –. Non sarebbe giusto esercitare ulteriori pressioni sulle autorità locali e sui servizi di emergenza in questo momento difficile".

È peggio del 2020, quando all’inizio della seconda ondata pandemica l’Autodromo chiuse le porte al pubblico pochi giorni prima della gara. Stavolta è uno choc perché la festa con 180mila invitati (nella Fan Zone era già stata allestita una ruota panoramica da 30 metri) è stata spazzata via da una tragedia che si è consumata a pochi chilometri dal circuito.

"La decisione non poteva che essere questa", allarga le braccia il sindaco Marco Panieri, ringraziando l’imolese Stefano Domenicali per le parole di "fortissima vicinanza" espresse nei riguardi del territorio. "Dispiace per i tifosi italiani e imolesi – aggiungerà il presidente e amministratore delegato della Formula 1 ai microfoni di Sky –. Cercheremo di trovare la soluzione giusta, ma visto il calendario così serrato è difficile pensare di poterlo recuperare quest’anno. Abbiamo però un impegno morale verso chi ha lavorato tanto", prosegue Domenicali, aprendo appunto alla possibilità di prorogare di dodici mesi l’attuale contratto.

"È ragionevole immaginare che l’edizione 2023 venga disputata nel 2026 – ribadisce Angelo Sticchi Damiani, presidente di Aci, federazione sportiva organizzatrice dell’evento, rimandando ai prossimi giorni le comunicazioni relative al rimborso dei biglietti –. Ma in questo momento non è certo una priorità".

Ci lavoreranno, assieme a Comune e Con.Ami, anche Governo e Regione. Attraverso il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Galeazzo Bignami, l’esecutivo della presidente Giorgia Meloni assicura di stare "già operando per uno svolgimento in prolungamento nel 2026 della manifestazione. È chiaro – continua Bignami – che in questa fase, al di là dell’infrastruttura più o meno lesionata, richiamare decine di migliaia di persone già dal venerdì era oggettivamente un rischio".

Nessun dubbio nemmeno per il governatore Stefano Bonaccini: "Adesso non dobbiamo pensare alla Formula 1, ma a mettere in sicurezza le persone e ripartire. Ci sarà tempo per recuperare, e mi ha fatto piacere questa condivisione della decisione che abbiamo immediatamente preso. Il Gp è un evento straordinario, che però rischiava di mettere in difficoltà un territorio già provato".

Si è cercato in tutti i modi di tenere in piedi la gara. Lunedì pomeriggio la conferenza stampa nella sede della Regione, a Bologna, dalla quale era emersa quell’unità di intenti a livello istituzionale che fa ben sperare in vista del 2026. Poi l’allerta rossa, il pericolo maltempo per i successivi due giorni e il relativo annullamento della presentazione (prevista all’indomani in Comune) degli eventi collaterali in centro storico.

Fino a martedì mattina, con la pioggia intermittente, in Municipio si lavorava comunque a pieno ritmo per il Gp: il sindaco Panieri aveva già firmato la consueta ordinanza anti-vetro e dato il via libera all’altrettanto tradizionale giro di vite in materia di bagarini. E ancora nella prima metà del pomeriggio nessuno metteva in dubbio la disputa della gara. Perfino quando, attorno alle 16, il paddock del circuito allagato solo in minima parte era stato evacuato a causa dell’innalzamento del Santerno, si parlava di scelta dettata dalla prudenza.

È di questi momenti la ‘storia’ social (contestata duramente ieri dal leghista Riccardo Sangiorgi) dell’assessore Elena Penazzi. Infuriata per il dilagare delle fake news su Facebook e WhatsApp, dove sono incredibilmente saltate fuori le foto del paddock sott’acqua durante l’alluvione del 2014, la titolare della delega all’Autodromo ha rilanciato una foto di Sky che ritraeva un’area ancora pienamente praticabile come era appunto ieri pomeriggio. E assieme alla tv detentrice dei diritti della F1 aveva dato appuntamento in pista agli appassionati per il fine settimana.

Le cose sono cambiate solo diverse ore più in avanti. La situazione è infatti precipitata in serata, apparendo chiara a tutti ieri mattina. E si è passati dal rischio di disagi su prati e parcheggi almeno in parte gestibili nel complesso di un weekend piovoso come quello del 2022 (attenuati però dai lavori agli ingressi svolti nelle scorse settimane) al paddock trasformato in una piscina dalle precipitazioni notturne. La viabilità da e per Imola interrotta, unita al dispiego di soccorritori e forze ordine sui territori martoriati, hanno fatto il resto.

"Pur con dispiacere, concordo con la scelta: non c’erano le condizioni né per festeggiare né per far arrivare 180mila persone – concede dalle file dell’opposizione la civica Carmen Cappello –. Almeno ora avremo l’Autodromo libero per eventuali emergenze e necessità della Protezione civile".