
Pierangelo Raffini, assessore con delega al. Centro storico
Serrande abbassate nei centri storici? È una situazione che coinvolge tutta l’Italia. Per Imola, metteremo in campo delle strategie per coinvolgere il centro storico e rivitalizzarlo nella quotidianità.
A sottolinearlo è Pierangelo Raffini, assessore a Bilancio, Lavori pubblici, Centro Storico, Attività Produttive e Innovazione, che illustra i piani dell’Amministrazione per rendere il cuore della città ancora più attrattivo. Il settore dell’abbigliamento sembra quello maggiormente sotto pressione, ma dal Comune si guarda al futuro, cercando delle soluzioni.
Assessore, come mai così tante serrande abbassate?
"È il risultato di mutamenti strutturati nei consumi, tra la nascita di grandi centri commerciali e gli acquisti online, divenuti per molti una ’corsia preferenziale’. Un problema che è molto più grande di quanto pensiamo e che non è legato solo a Imola, ma a tutta la nazione".
Ci sono altre cause che spingono un imprenditore ad abbassare le serrande?
"Nel caso di ’Pinko’ e ’Antonello Serio’ sono state le case di produzione che hanno imposto la chiusura al di là del punto vendita. Per altri negozi, titolari in pensione non hanno trovato nelle generazioni successive un passaggio di testimone che consentisse la prosecuzione dell’attività. Diciamo che per l’abbigliamento, però, è un brutto momento, per i motivi spiegati poco fa".
Come intende muoversi il Comune?
"Con la legge regionale 3 ottobre 2023, n. 12, adibita allo sviluppo dell’economia urbana e qualificazione e innovazione della rete commerciale e dei servizi, otterremo riconoscimento dell’hub urban. Siamo in contatto con le associazioni e, a fine luglio, presenteremo una prima strategia a medio termine che coinvolga il centro storico e tutte le sue attività. E’ fondamentale, però, intervenire su tutto, dalla viabilità alla vitalità del centro stesso. Deve esserci l’interesse da parte dei cittadini a passeggiare per le strade non solo perché attirati dagli eventi. Quindi, bisogna saper dare al cuore della nostra città una caratterizzazione forte che invogli i cittadini a frequentarlo quotidianamente. Per questo, valorizzeremo anche il mercato ambulante, perché rivitalizza il commercio di tutti ed è un fenomeno sociale ed economico insieme".
Ad oggi però sembra esserci molto timore nell’aprire una nuova attività, non crede?
"Abbiamo notato. Con il comune stiamo facendo un nuovo bando per le attività che decidono di alzare la serranda, ma non c’è stata una grande effervescenza. Stiamo inoltre cercando di parlare con i titolari degli immobili per la questione degli affitti in modo tale da consentire, a chi ha un’attività o decide di aprirla, di avere a che fare con spese più ’sostenibili’".
Francesca Pradelli