L’Ausl: "Nuove varianti, serve prudenza"

Sequenziati casi di Omicron 4, ricoveri in aumento. Il dg Rossi invita a tenere alta la guardia: "Non facciamoci trovare impreparati"

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Il numero dei casi di Covid nel circondario "resta ancora significativo", la circolazione virale rimane "molto elevata" e il livello di pressione sui servizi sanitari risulta "ancora degno di attenzione". Per questo motivo bisogna "continuare a rispettare con attenzione le misure comportamentali individuali e collettive". E cioè: uso delle mascherine ("Al chiuso e quando si hanno contatti con persone a rischio") e vaccinazione. È il pensiero che il direttore generale dell’Ausl, Andrea Rossi, affida alla parte conclusiva del suo consueto report del martedì sull’andamento della pandemia nel circondario.

"Nessun allarmismo, ma consapevolezza che l’evoluzione pandemica sarà più favorevole se ciascuno di noi continuerà ad adottare comportamenti responsabili – osserva Rossi (nella foto) –. Dobbiamo restare vigili e non farci trovare impreparati rispetto alla eventuale comparsa di nuove varianti e a un possibile aumento di casi di Covid-19 nel prossimo autunnoinverno".

Nella settimana appena trascorsa si è registrata infatti una "riduzione meno marcata dell’incidenza" dei nuovi casi di Covid (531 per 100mila abitanti; -9,5% rispetto a sette giorni fa) e della media dei contagi giornalieri (101; -11). La trasmissibilità del virus è "un po’ in rialzo ma sempre sotto soglia epidemica", con un indice Rd(t) a 0,98 e una percentuale di test positivi del 19,1% (-2,9%).

Il carico sanitario risulta in incremento: non tanto nel numero delle persone attualmente positive al virus nel circondario (scese sotto quota 900), quanto nei ricoveri ordinari "percon Covid" che sono 16 (+10). Questa settimana è inoltre tornata a registrare ingressi la terapia intensiva, dove c’è una persona ricoverata da alcuni giorni. L’età mediana degli altri pazienti positivi si attesta a 84 anni (+7).

Nelle parole del Rossi, i casi di malattia da Covid sono in "lenta ma costante diminuzione, con un andamento che continuerà ad essere un po’ altalenante". In questa fase, i contagi interessano soprattutto gli anziani over 70. "Omicron BA.2 è nettamente prevalente", ricorda il dg dell’Ausl, che riferisce di "sporadici sequenziamenti di Omicron BA.4". Le ultime sottovarianti sono "massimamente contagiose, ma attaccano meno i polmoni e molto di più le prime vie aeree", ricorda Rossi.

In questa ottica, i focolai che si sono sviluppati nelle Case residenze anziani, "grazie alla protezione conferita dal vaccino agli ospiti, hanno determinato trascurabili conseguenze sanitarie sui soggetti infettati", evidenzia il dg dell’Ausl. Si parla infatti in totale di cinque ricoverati e nessun decesso. E questo nella settimana in cui il Covid è tornato nelle stanze della Cra di via Venturini (22 contagi sugli attuali 67 totali nelle strutture per anziani del circondario), martoriata dalla pandemia un anno e mezzo fa.

Il tasso di mortalità nei non vaccinati è "otto volte più alto che nei non vaccinati", rimarca Rossi. E aggiunge: "Muoiono oggi persone ultra-anziane eo ultrafragili, che dobbiamo continuare a proteggere col vaccino". La somministrazione delle quarte dosi va però a rilento, a causa della domanda contenuta. Una copertura inferiore al 20% per gli over 80 che il dg dell’Ausl definisce infatti "non soddisfacente".