Libera, un argine contro l’usura Tre richieste di aiuto al presidio

"Da inizio anno si sono rivolti a noi un’impresa in crisi e due donne disoccupate e con problemi economici. Le abbiamo indirizzate alle organizzazioni sindacali, mentre l’azienda può interpellare il Confidi".

Libera, un argine contro l’usura  Tre richieste di aiuto al presidio

Libera, un argine contro l’usura Tre richieste di aiuto al presidio

Sono tre le richieste di aiuto arrivate, da inizio anno, allo sportello di ascolto e sostegno a cura del presidio locale di Libera, intitolato al giudice Alberto Giacomelli, rivolto a vittime di usura, estorsione, a chi vive situazioni di sovraindebitamento e ai commercianti che vogliono recedere dai contratti con i gestori di slot.

Si tratta di due donne residenti a Imola, senza occupazione e con problemi economici, indirizzate verso le organizzazioni sindacali, e un’azienda in crisi, invitata a rivolgersi a Confidi per verificare la sussistenza delle condizioni per l’apertura di una pratica.

"Purtroppo lo sportello di ascolto e sostegno non copre né i casi di sovraindebitamento di persone disoccupate, né quelli che riguardano le partite Iva – specifica Filippo D’Amato, responsabile dello sportello –. Tuttavia, quando riceviamo richieste di questo genere, cerchiamo di indirizzare le persone verso le altre strutture competenti, cercando di fare rete con le realtà del territorio".

Lo sportello si trova nella sede del Circondario. Per consulenze e per fissare appuntamenti, è attivo il numero di telefono 3792774413, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13.

"È fondamentale mettere in campo tutti gli strumenti necessari per evitare, nella situazione di difficoltà anche economica che stiamo attraversando, che persone in difficoltà finanziaria si mettano nelle mani di strozzini e della criminalità organizzata – aggiungono D’Amato e Mary Raneri, referente del presidio –. Le mafie non aspettano altro che queste situazioni di emergenza per offrire i propri servizi, che inevitabilmente si tramutano in un incubo senza via di uscita".