ENRICO AGNESSI
Cronaca

Liberazione, 80 anni dopo. Imola e l’esercito polacco : "Un sacrificio da ricordare"

Speciale riconoscimento a Ravanelli, presidente di ’Eredità e memoria’

Speciale riconoscimento a Ravanelli, presidente di ’Eredità e memoria’

Speciale riconoscimento a Ravanelli, presidente di ’Eredità e memoria’

Grande emozione, ieri mattina al giardino intitolato al generale Wladyslaw Anders, in viale della Resistenza, per la cerimonia di commemorazione del contributo alla liberazione di Imola da parte del II Corpo d’Armata polacco, guidato appunto da Anders. Alla cerimonia hanno preso parte molti cittadini polacchi e imolesi, in una manifestazione particolarmente sentita vista la ricorrenza degli ottant’anni dalla Liberazione. Presenti per le istituzioni il sindaco Marco Panieri, il presidente dell’Anpi locale, Gabrio Salieri, e numerosi esponenti della Repubblica di Polonia, tra cui il capo ufficio per i veterani di guerra e per le vittime di persecuzione, Lech Parell, e la console a Milano della Repubblica di Polonia, Agnieszka Gloria Kaminska. Presenti anche alcuni reduci della Seconda guerra mondiale, a cui il capo ufficio Parell ha conferito delle medaglie a riconoscimento del loro impegno.

Il contributo polacco alla liberazione di Imola fu determinante. Furono i soldati polacchi della III Brigata della V Divisione Karpacka i primi a entrare in città da Porta dei Servi, nel pomeriggio del 14 aprile, dopo che i tedeschi avevano abbandonato la città a seguito dello sfondamento delle linee difensive sui fiumi Senio e Santerno. "Ottant’anni fa, in un’Europa ferita e martoriata dalla guerra, il coraggio e il sacrificio del II Corpo d’Armata Polacco scrissero una pagina di storia che resterà per sempre impressa nella memoria della nostra città e del nostro Paese – ha ricordato il sindaco Panieri -. Imola, la Romagna, l’Italia intera devono molto a quegli uomini venuti da lontano, guidati dal Generale Wladyslaw Anders, che con dedizione e spirito di sacrificio combatterono per la libertà di una terra che non era la loro, ma che divenne per sempre parte della loro eredità storica e morale". Il sindaco ha poi assegnato un riconoscimento per l’attività svolta a Gabriele Ravanelli, presidente dell’associazione Eredità e memoria, da anni impegnata a ricordare il contributo polacco alla Liberazione di Imola. Domani, 25 aprile, proseguiranno le iniziative per ricordare la sconfitta del nazifascismo. Il clou alle 10.30 in piazza Matteotti, mentre nel pomeriggio le celebrazioni si sposteranno in piazza Gramsci.