L’idea: ’abbinare’ il concerto alla Superbike

Il progetto di Comune e Formula Imola prevede venerdì 14 luglio lo show musicale, sabato 15 e domenica 16 la gara delle moto

Migration

Musica e motori, tante gioie e pochi (si spera) dolori. Il concerto dei Placebo, venerdì 14 luglio in Autodromo, dovrebbe fare da colonna sonora all’atteso ritorno della tappa imolese del campionato mondiale Superbike. L’idea di Comune e Formula Imola, già esposta agli organizzatori di entrambi gli appuntamenti, è infatti quella di abbinare il primo show musicale dell’estate 2023 del circuito alla gara delle moto derivate dalla produzione di serie destinata ad animare il tracciato cittadino sabato 15 e domenica 16 luglio dopo oltre quattro anni di assenza.

Troverebbe così forma un vecchio progetto sempre ipotizzato ma mai concretamente realizzato in città. E cioè quello di legare appunto un grande concerto in Autodromo alle peculiarità del luogo che lo ospita, i tornanti dell’Enzo e Dino Ferrari, nel tentativo di portare in riva al Santerno due pubblici diversi ma comunque con alcuni punti in comune tra di loro.

Si tratta di un vecchio pallino dell’ex sindaco Daniele Manca, oggi senatore del Pd, che a giugno 2017 presentando la tappa del mondiale di motocross dell’anno successivo a Imola parlò della possibilità (poi tramontata) di organizzare all’interno dell’evento riservato alle ruote artigliate anche "un grande spettacolo rock", perché "l’incontro tra i giovani e il motociclismo è un qualcosa su cui lavorare" e "questo Autodromo non ha paura dei grandi numeri".

Il piano presenta però, come tutte le novità, varie incognite. Per gli albergatori, per esempio, potrebbe essere meglio contare su due sold-out in diversi momenti della stagione. E poi ci sono i precedenti che mettono in guardia sui possibili rischi di eventi concomitanti. A maggio 2016, tanto per citarne uno, l’allestimento della ‘data zero’ del tour di Laura Pausini nel paddock del circuito provocò un incidente diplomatico con i responsabili delle Le Mans Series. E ci vollero anni per farli tornare a Imola.

Invita alla prudenza anche quanto accaduto di recente, con il cortocircuito organizzativo tra torneo di tennis e Gran premio di Formula 1 2023 che rischia di costare caro all’Autodromo. Imola non è nuova a grandi sfide (quest’anno a giugno si sono allestiti contemporaneamente il Dtm e l’area per i concerti di Pearl Jam e Cremonini), ma di certo non vuole correre il rischio di compromettere l’equilibrio faticosamente raggiunto nei rapporti con Live Nation e Studio’s (i promoter dei concerti) e Dorna (Sbk).

e. a.