L’intelligenza artificiale "Casa, scuola e aziende ’Cinzia’ cambia la vita"

Già 400 abbonati per la piattaforma realizzata da Nicolò Franceschi "Tempestiva e preparata. È come avere una super-laureata al nostro fianco".

L’intelligenza artificiale  "Casa, scuola e aziende  ’Cinzia’ cambia la vita"

L’intelligenza artificiale "Casa, scuola e aziende ’Cinzia’ cambia la vita"

In un mondo proiettato verso l’intelligenza artificiale, Imola risponde presente con Cinzia.App. E’ questo il nome del sistema informatico intelligente, in grado di simulare la capacità e il comportamento del pensiero umano, realizzato dalla realtà imolese PineApp. Un gruppo di ragazzi poco più che ventenni, guidato dall’amministratore delegato Nicolò Franceschi diplomato in informatica all’istituto tecnico Alberghetti della città, al lavoro da oltre un anno e mezzo sull’assistente virtuale. "Siamo partiti quando queste tecnologie viaggiavano solo nell’underground informatico. Ora è autentico boom – spiega Franceschi –. Ci siamo concentrati nella costruzione di una piattaforma che permettesse di accedere ad un’intelligenza artificiale di tipo generativo. Sistema che alimenta anche la più famosa ChatGPT4. Cinzia è in grado di aiutarci a svolgere i processi quotidiani, tra casa, azienda, scuola e anche tempo libero, per soddisfare in modo preciso e tempestivo le varie esigenze". Con i 100 trilioni di parametri assimilati, Cinzia sa tutto di storia e di qualsiasi argomento scientifico o tecnico dall’anno zero fino al 2021. Interagisce come in una vera conversazione con l’utente ed è in grado, una volta assimilati i contenuti di una qualsiasi nuova pubblicazione, di rispondere ad ogni domanda attinente. O di riassumerne in pochi istanti i contenuti.

"Abbiamo fatto diversi test dandole in pasto migliaia di pagine di manuali e testi normativi – racconta Franceschi–-. Adesso Cinzia risponde in qualche secondo a tutti i quesiti relativi ai documenti che ha letto. Ma può anche condensarne, sulla base della lunghezza desiderata, i dettami. Le risposte le crea nella sua parte neurale allenata nello stesso modo in cui noi alleniamo la mente". Idem per quelle migliaia di righe di Excel con calcoli matematici proibitivi: lei li risolve. E passano davanti agli occhi decine di applicazioni giornaliere tra studio e lavoro. "Il dialogo con Cinzia avviene tramite una chatbot: formulo domande e ricevo risposte. La stessa cosa che si farebbe con un consulente umano. Con lei si può parlare di ogni cosa e perfino giocare a tris – sottolinea il giovane –. E’ importante sollecitarla perché fa tesoro di ogni singolo spunto fornito". E c’è già chi, tramite la prova gratuita disponibile (www.cinzia.app, ndr) o la sottoscrizione di un abbonamento dai costi mensili popolari anche per la versione con sistema turbo 100 volte più intelligente di quella base, la utilizza per esami e tesi all’università. "Abbiamo 400 iscritti e stiamo rientrando da quell’investimento sostenuto con l’aiuto dei nostri genitori – rivela Franceschi -. La privacy? Tutto a norma secondo la legge italiana. Abbiamo lavorato a stretto contatto con un pool di legali per conoscere i margini di manovra concessi. Le conversazioni sono protette e criptate. Nessuno, utente a parte, può averne accesso".

Mattia Grandi