Imola, litigano per una bici. E spuntano i coltelli

Protagonisti una 19enne cubana e un marocchino di 22 anni, padrone del veicolo

I carabinieri in azione

I carabinieri in azione

Imola, 7 luglio 2018 - Un tentativo di furto di bicicletta ha messo in guai molto più seri la mancata ladra e e il proprietario della due ruote. È successo nella notte tra giovedì e venerdì, in via della Milana. Protagonista una diciannovenne cubana, già colpita da un decreto di espulsione dal territorio italiano, che approfittando del buio si è recata nell’abitazione di un ventiduenne marocchino, residente a Imola, con l’intento di rubare una bicicletta.

Ad accorgersi delle cattive intenzioni della giovane straniera è stata la compagna italiana del proprietario, una ragazza di 28 anni. Quest’ultima, sentendo rumori sospetti provenire da sotto, si è affacciata al balcone e ha subito avvisato il suo fidanzato di quanto stava accadendo.

Il proprietario della bicicletta si è immediatamente lanciato giù dalle scale per intercettare la ladra, portando con sé un tirapugni dotato di lama estraibile (arma proibita). La ragazza, raggiunta e bloccata poco distante dalla casa, per tutta risposta ha tirato fuori un coltello a serramanico intimando al marocchino di lasciarla andare via e minacciando di tornare sul posto accompagnata dai suoi parenti.

All’accesissima discussione si è unita anche la compagna dell’uomo. Gli schiamazzi hanno spinto i vicini ad allertare il 112. Il pronto intervento dei carabinieri della stazione di Mordano, di pattuglia in città, ha fortunatamente evitato il peggio. Alla vista dei militari gli animi si sono calmati ma la situazione non è di certo migliorata per i protagonisti della vicenda. Infatti per entrambi, tra l’altro già noti alle forze dell’ordine, sono scattate denunce di una certa gravità: il marocchino dovrà rispondere di porto abusivo di arma bianca, così come la ragazza cubana.

Quest’ultima, inoltre, è stata denunciata anche per tentata rapina impropria, reato che si configura quando si usa minaccia o violenza per assicurarsi la fuga dopo aver sottratto un bene altrui. La bicicletta è stata restituita al proprietario e le armi sono state poste sotto sequestro. Alla cubana l’ordine del questore di lasciare il territorio italiano era stato notificato in ottobre.