Lo scetticismo di Legambiente: "Iniziativa irrilevante"

I dubbi dell’associazione sull’efficacia dell’area verde: "Necessari cinque anni per annullare gli effetti di un solo Gran premio"

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Legambiente boccia l’iniziativa organizzata domenica scorsa dal Comune. E cioè la messa a dimora di 2.476 nuovi alberi nell’ambito del progetto ‘Il Bosco dell’Autodromo’, una delle quattro nuove aree verdi previste nel piano di forestazione urbana voluto dal Municipio.

"Quanto inciderà sulla svolta green dell’Autodromo? – è la domanda degli ambientalisti –. La Fia nel 2019 ha effettuato un’indagine riguardo i consumi legati alle competizioni dei 21 Gran premi di Formula 1 di tale anno, individuando un valore complessivo di 256mila tonnellate di Co2 emesse. Una media di 12mila tonnellate ogni gara".

A questo dato, prosegue poi Legambiente, vanno aggiunte "le emissioni di Co2 prodotte dagli spostamenti di 120mila spettatori arrivati a Imola in auto, aereo, treno; le emissioni di Co2 prodotte dagli elicotteri che hanno trasportato i Vip in autodromo; le emissioni dei sorvoli delle Frecce tricolori, le emissioni di Co2 prodotte dalla lavorazione delle tonnellate di rifiuti…".

In pratica, secondo Legambiente, per compensare le emissioni complessive di un Gp di F1 "occorrono minimo quattrocinque anni di lavoro del ‘Bosco per l’Autodromo’, quando gli esemplari saranno adulti (fra 30 anni)". E invece, se si organizzano "gare di sette giorni consecutivi con la partecipazione di vecchie F1 (si veda Mondiali Ferrari) e si aggiungono le emissioni prodotte dagli spostamenti di 35mila spettatori e di tutti gli addetti ai lavori, dal trattamento dei rifiuti prodotti, dall’uso di generatori, dal trattore che ad ogni intervallo pulisce la pista… quante emissioni di Co2 vengono prodotte?".

Insomma, Legambiente è decisamente scettica. E presenta appunto alcuni "esempi per sostenere che il ‘Bosco per l’Autodromo compenserà, fra 30 anni, se le piante cresceranno senza episodi avversi, una frazione talmente infinitesimale delle emissioni Co2 prodotte del circuito da renderlo, per tale scopo, del tutto irrilevante".

Quindi vanno bene i "vantaggi dell’ecosistema del bosco urbano in termini di arricchimento della biodiversità di miglioramento paesaggistico – concedono gli ambientalisti – e di contrasto diretto agli effetti del cambiamento climatico". Ma premesso questo, sostenere che "l’Autodromo è più verde perché le proprie emissioni di Co2 verranno ‘compensate’ da un piccolo bosco urbano – concludono da Legambiente – è un insulto all’intelligenza degli imolesi".