Lo Stignani alza il sipario e riparte in sicurezza

La ’prima’ del teatro Comunale fra distanze, mascherine e termoscanner . Rebeggiani: "Una grande emozione, gli abbonati ci dimostrano il loro affetto"

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Prove di (nuova) normalità l’altra sera all’Ebe Stignani. Il sipario del teatro comunale, abbassato alla fine di febbraio, si è rialzato con ‘Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte’. Si tratta, come noto, dello spettacolo in cartellone la primavera scorsa, ma che causa lockdown era stato rinviato a data da destinarsi. "È un momento importante – ha sottolineato Luca Rebeggiani, direttore dei Teatri di Imola –. Ed è con emozione che riapriamo il palcoscenico, dopo la chiusura del febbraio scorso. Abbiamo cercato in tutti i modi di andare incontro agli oltre 2mila abbonati. A loro va il nostro ringraziamento per la disponibilità e l’affetto dimostrato".

Il pubblico, distanziato, è arrivato numeroso. E ha partecipato con applausi e chiamate alla ribalta della compagnia a fine spettacolo. Le recite proseguono fino a mercoledì 14 con doppio spettacolo (pomeridiano e serale) sabato e domenica.

"Riaprire il sipario è una grande occasione di incontro e di ripartenza per la nostra comunità – ha affermato il sindaco Marco Panieri –. Per questo voglio ringraziare tutti, dagli attori, agli operatori e maestranze del teatro, ai dipendenti comunali che lo hanno reso possibile. Ripartire dalla cultura è una priorità per questa Amministrazione comunale. Non a caso, siamo infatti fra i primi teatri in regione a riprendere l’attività in presenza. Stiamo cercando di rimettere in moto la città partendo proprio dalla cultura, riconoscendole il giusto valore sociale, di crescita della comunità che va abbinato anche a quello economico".

In base alle attuali misure per il distanziamento sociale, la capienza dello Stignani passa temporaneamente dai 468 posti normalmente utilizzabili a 250. Per questo le repliche sono passate dalle sei usuali a dieci, in modo consentire a tutti gli abbonati di andare a teatro in piena sicurezza.

"Davanti a una crisi epidemiologica come questa ci sono due scelte – ragiona l’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi –. Si può decidere di chiudere tutto e fruire di offerte culturali da soli davanti a un tablet o a un pc oppure possiamo continuare fruire collettivamente del nostro programma culturale. A Imola abbiamo optato per la seconda, riaprendo il teatro Stignani. Stiamo facendo di tutto per riuscire a garantire la prossima stagione di prosa con l’utilizzo di dei dispositivi di protezione individuale e il distanziamento. La cultura unisce, e insieme possiamo farcela".