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di PATRICK COLGAN
UNA FRENATA disperata, la moto impazzita, poi l’impatto violentissimo contro le barriere alla nuova variante bassa dell’autodromo. E’ morto così, davanti agli occhi della moglie e del figlio di appena quattro anni seduti in tribuna, Gabriele Nannini, 38enne di Lucca con la passione delle moto. L’incidente, avvenuto ieri intorno alle 14.30 durante una sessione di prove libere, ha fatto rivivere i tragici momenti del 12 aprile. Nello stesso punto, in un’altra giornata di prove libere, aveva perso la vita il 35enne faentino Alessandro Tasselli. Un incidente che, secondo una prima ricostruzione, sarebbe praticamente una fotocopia di quello di ieri.
IERI pomeriggio era in corso la terza e ultima giornata di prove libere in pista organizzate da Imola Race e dedicate a piloti non professionisti. Nei forum su internet si legge l’attesa degli appassionati: 190 euro per mezza giornata, 290 per una intera e poter ‘sfogare’ in pista la propria passione. Con elevati standard di sicurezza, in teoria, vista la presenza di vie di fuga. Ma qualcosa, alle 14.30, è andato storto alla nuova variante bassa, una curva stretta poco prima del traguardo, introdotta l’anno scorso per costringere i piloti a rallentare, in modo da ridurre la velocità in fondo al rettilineo (e che si parla già di eliminare).
NANNINI, in sella a una Honda Vtr 600, non è riuscito a rallentare e curvare ed è andato dritto. Ha tentato una frenata, ma la velocità era troppo alta ed è finito contro le barriere di gomme. L’impatto è stato terribile. A quella velocità le gomme sono quasi come cemento, e il 38enne sarebbe stato schiacciato dalla sua stessa moto. Una parte del mezzo lo avrebbe trafitto, causandogli ferite gravissime. Il primo a soccorrerlo è stato il dottor Giancarlo Caroli della clinica mobile, assieme a due medici rianimatori (dislocati in vari punti del circuito c’erano anche mezzi di Croce rossa di Faenza, Elcas e Pubblica assistenza di Imola), mentre veniva fatto alzare in volo l’elisoccorso. Le condizioni del 38enne, privo di conoscenza, sono però apparse subito disperate. E’ stato trasportato nella palazzina medica del circuito dove i medici hanno tentato di stabilizzarlo, ma intorno alle 15.45 è morto. Ora toccherà al commissariato e al distaccamaneto della polizia stradale di imola, che hanno eseguito i rilievi, fare luce sulle cause dell’incidente.
L’AUTODROMO e Imola Race (che ha scelto di non commentare l’accaduto) fanno sapere che Nannini aveva partecipato come tutti i piloti alla riunione che spiega esattamente le caratteristiche della pista e che è dedicato in particolare alla zona della nuova variante bassa. Solo chi partecipa a questo incontro — spiegano in una nota — riceve un adesivo da attaccare alla moto, senza il quale non è possibile scendere in pista. L’autodromo esprime anche vicinanza alla famiglia della vittima dell’incidente.
GABRIELE Nannini era residente nel quartiere Nave di Lucca. Faceva l’imbianchino e aveva una ditta assieme a dei soci. Il parroco di Nave, monsignor Fabio Unti, scosso dalla notizia, racconta di aver visto la famiglia alla messa di sabato sera. Ieri mattina erano partiti alle 7 alla volta di Imola. Appresa la notizia della tragedia, la parrocchia ha sospeso le attività.