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— BORGO TOSSIGNANO —
UNA NUOVA linea elettrica aerea, un cavo di 675 metri sorretto da poderosi tralicci che, se il progetto andrà in porto, scenderà lungo la collina da Tossignano al podere Molino dell’Ospedale. Su questo intervento si è scatenata la bufera. Unione di centrodestra e Lega nord infatti puntano i piedi, sulla base della bocciatura espressa dalla Soprintendenza provinciale ai beni paesaggistici. Di tutt’altro avviso l’amministrazione di Borgo Tossignano, secondo cui la Soprintendenza stessa avrebbe cambiato parere dopo l’approvazione del progetto da parte del governo.
Lega e Ucd si sono mossi a tutti i livelli: il consigliere regionale leghista Manes Bernardini ha firmato una risoluzione, mentre Armando Manocchia presentava un analogo documento in Comune e Riccardo Mondini al Circondario. Secondo la versione dell’opposizione, la Regione avrebbe approvato il progetto, rimettendolo nelle mani del Consiglio dei ministri, nonostante il parere negativo della Soprintendenza. «La nuova linea elettrica avrebbe un impatto notevole sul paesaggio — precisa Mondini —, risultando visibile a distanza, ad esempio dalla strada provinciale». Il nuovo impianto, tra l’altro, interesserebbe anche il Parco della Vena del Gesso. «La Soprintendenza ha già espresso un parere negativo per salvaguardare la collina di Tossignano — continua il consigliere — ma l’amministrazione e l’Ente Parco l’hanno disatteso, non pensando nemmeno ad informare i cittadini residenti nella zona interessata».
IL SINDACO di Borgo Tossignano, Stefania Dazzani, prova invece a chiarire l’iter della vicenda: «La questione nasce dal fatto che l’Enel ha bisogno di aquisire l’energia pulita prodotta dallo stabilimento della Cooperativa Ceramica d’Imola — spiega il primo cittadino —. L’Enel è obbligata a rimettere in rete l’energia, per questo si rende necessario l’intervento». E per questo le parti interessate — Comune, Provincia, Regione, Soprintendenza, Parco della Vena — sono state chiamate a esprimere un parere. «La Soprintendenza è stata l’unica a dare inizialmente un parere negativo — continua il sindaco —. L’Enel a questo punto ha presentato un ricorso che il Consiglio dei ministri ha accolto approvando l’intervento. Alla fine, anche la Soprintendenza ha dato il suo nulla osta». Stando alle prime ricostruzioni, la Soprintendenza avrebbe effettivamente accettato di rivedere il suo giudizio, vincolandolo alla possibilità di rinfoltire la foresta in un altro punto della Vallata. Quanto al problema dei tralicci, invece, Dazzani cerca di smontare ogni polemica: «La linea aerea è l’unica soluzione possibile. Purtroppo i terreni della zona sono soggetti a rischio idrogeologico, perciò non è possibile interrare l’impianto».
Francesco Mignani