MARCO PRINCIPINI
Cronaca

L’ultimo saluto al Papa. Gli imolesi si mobilitano

A centinaia pronti a raggiungere la Capitale per i funerali di sabato "Alloggi a costi elevati, ma siamo pronti anche a dormire in auto".

Papa Francesco, con la sua semplicità, aveva conquistato gli imolesi

Papa Francesco, con la sua semplicità, aveva conquistato gli imolesi

Alcuni si stanno organizzando in autonomia, altri, soprattutto i più anziani, attendono le loro parrocchie, nella speranza che si riesca a organizzare qualche pullman per raggiungere le capitale il prossimo sabato quando sono in programma i funerali di Papa Francesco.

Sono però già centinaia gli imolesi che hanno deciso, anche con mezzi propri, di raggiungere Roma per l’ultimo abbraccio all’amato pontefice. Qualcuno ha già preso contatti con alcune agenzie turistiche del territorio per l’organizzazione del viaggio e valuta di partire già nella giornata di venerdì per essere già in Vaticano nella giornata delle esequie.

"Volevamo andare nella Capitale per il giubileo – raccontano Carla e Riccardo, una coppia residente in Pedagna –. Avevamo pensato a giugno come il mese ideale, poi abbiamo cambiato i nostri piani. Francesco è il Papa che entrato nei nostri cuori e vogliamo essere a Roma per dargli l’ultima carezza".

In molti hanno già iniziato a consultare i siti di prenotazione online e valutare il trasferimento nella capitale in treno e con l’autobus. "I prezzi – spiega Paolo – sono però già piuttosto elevati, considerando il lungo ponte e la presenza di tanti pellegrini stranieri o semplici turisti. Ma non ci lasciamo scoraggiare e, piuttosto, ci fermeremo a dormire in qualche città alle porte di Roma per poi raggiungere piazza San Pietro per l’ora del funerale".

Insomma, l’affetto per il pontefice è tale che non sono certo i ’problemi di logistica’ a scoraggiare i fedeli che lo hanno amato. "Con la sua vita ci ha dimostrato che ogni ostacolo si può superare con coraggio e forza d’animo – sottolinea Chiara –. Noi saremo al suo addio senza se e senza ma. Siamo pronti a dormire in macchina".

Tra i fedeli è ancora forte il dolore per la scomparsa di Francesco che, in pochi, per ora, pensano al suo successore. "Ci auguriamo soltanto – dicono tutti – che chi prenderà il suo posto continui ad essere vicino ai più fragili e ai poveri in un mondo che è sempre più sconvolto da guerre ed egoismi".

Parole condivise dai tanti fedeli che lunedì sera hanno preso parte al rosario in cattedrale con il vescovo Giovanni Mosciatti. Un momento di dolore e di riflessione che ha unito ancora di più i fedeli il giorno dopo la Pasqua.