
Sono 846 i ragazzi e le ragazze imolesi pronti ad affrontare la Maturità
Sospesi tra emozione, ansia e speranza per il futuro. Sono 846 i ragazzi e le ragazze imolesi pronti ad affrontare la Maturità. Gli esami di Stato iniziano domani con la prova di italiano. Poi toccherà alla seconda prova, che riguarda le discipline di indirizzo, e infine il colloquio, che comprenderà anche le esperienze di Pcto (ex ‘Alternanza scuola-lavoro’, oggi ‘Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento’) ed educazione civica. Da quest’anno, infatti, per la prima volta dopo le deroghe dovute alla pandemia viene applicato il requisito di ammissione all’esame riferito al raggiungimento del monte-ore minimo di attività Pcto (o assimilabili). La seconda novità della Maturità 2025 è la valutazione del comportamento: se inferiore a sei decimi, non si viene ammessi all’esame; se è pari a sei decimi, viene assegnato un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale da trattare all’orale. Confermato infine il ‘curriculum dello studente’.
"Desideriamo rivolgere a ciascuno di voi un augurio sincero – il messaggio indirizzato ieri agli studenti dal sindaco Marco Panieri e dall’assessora alla Scuola, Gianna Gambetti –. Questo traguardo rappresenta molto più di una prova: è il simbolo del vostro impegno, della vostra crescita e della vostra determinazione. Si apre una porta per il vostro futuro. In questi cinque anni oltre alla scuola avete affrontato sfide straordinarie e storiche, dalla pandemia alle alluvioni, dimostrando coraggio, resilienza e generosità. Questa non è una fine, ma un nuovo grande inizio. Affrontate l’esame con serenità, se potete. Noi, come città e come comunità, vi accompagniamo in questo passaggio".
Ai maturandi imolesi, così come ai loro colleghi del resto dell’Emilia-Romagna, sono arrivati anche gli auguri del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Bruno Di Palma. "Siete vicini alla fine di questo ciclo- scrive Di Palma nel suo messaggio- è tempo di ‘adrenalina’ e di un pizzico di sana paura degli esami di Stato, coronamento di un percorso scolastico sicuramente impegnativo, ma altrettanto certamente ricco di stimoli ed esperienze".
Di Palma si dice certo che i ragazzi abbiano avuto "guide sapienti nei docenti, nei dirigenti scolastici, nel personale e in tutti coloro che vi hanno accompagnato in questa avventura, a partire dalle vostre famiglie". E aggiunge: "Lasciarsi guidare non vuole dire abbandonarsi aprioristicamente a qualcun altro, ma è pur vero che avere fiducia richiede un’azione di generosità e coraggio". Ora, conclude Di Palma, "vi attende l’inizio di un nuovo capitolo di vita, quello verso altri studi o verso il mondo del lavoro".