Max Mascia chef, il cuore imolese batte al Gp di Singapore

Lo chef Mascia (San Domenico) protagonista delle cene per il Gp di F1

Lo chef Max Mascia

Lo chef Max Mascia

Imola, 22 settembre 2019 - C’è anche un po’ di Imola, in questi giorni, a Singapore. Lo chef Max Mascia e parte della brigata del ristorante San Domenico sono in trasferta nella città-Stato a sud della Malesia.

Tre cene tra le stelle di tutto il mondo in occasione del Gran premio di Formula 1, in programma oggi alle 14.10 ora italiana su uno dei circuiti più suggestivi al mondo. La brigata del San Domenico, portavoce dell’eccellenza imolese, cucina nella lounge principale del circuito assieme al due stelle giapponese Takagi Kazuo da Kyoto e al portoghese Tiago Bonito del Ristorante Largo do Paco, una stella Michelin.

I tre chef stellati cucinano ogni giorno pe 2.500/3mila persone, tra sportivi, Vip, giornalisti, grandi gourmet e appassionati di sport. «Proponiamo la nostra cucina per un pubblico internazionale cercando di portare Imola, l’Emilia Romagna e l’talia in giro per il mondo – spiega Mascia –. Siamo ambasciatori delle nostre tradizioni e del nostro territorio in una delle piazze più stimolanti e interessanti del mondo».

In carta: crema di borlotti all’olio extra vergine con calamari saltati e scorza di arancia; tartare di vitello con mayo alla rucola e verdure croccanti; baccalà in olio cottura con crema di patate allo zafferano, gamberi in crosta di corn flakes con crema di carote all’anice stellato; guancialino di vitello con polenta morbida al formaggio di fossa. «Essere parte di un Gran premio, per un imolese, è un’emozione particolare – ricorda lo chef – . Il suono dei motori delle Formula 1 sono nel mio sangue e nei miei ricordi di bambino e di ragazzo. Rappresentare Imola durante un Gp è sicurante un’emozione particolare. Non c’è bisogno di dire che il tifo sarà per la Rossa e nel mio caso per la rivelazione del mondiale Leclerc, che ha già preso un posto importante nei cuori dei ferraristi».

Il sogno è quello di tornare a vedere le monoposto anche all’Enzo e Dino Ferrari. «La speranza è quella di riavere a Imola un evento così importante e prestigioso – ammette Mascia –. L’Autodromo è una risorsa per tutta la nostra città e deve vivere il più possibile. anche con eventi come quello dello scorso weekend dove i ragazzi dell’associazione Noi Giovani hanno dimostrato con l’evento Restart cosa si può fare e dove si può arrivare con l’ impegno e la passione. Il murales dell’artista brasiliano Eduardo Kobra disegnato sulla facciata del museo Checco Costa e dedicato al suo connazionale Ayrton Senna è una vera e propria opera d’arte. E io non vedo l’ora di tornare a Imola nel mio Autodromo preferito ad ammirarlo».