Meno burocrazia per gli enti virtuosi

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Luca

Albertazzi*

Partiamo dall’analisi del responso delle urne che, nonostante un sistema elettorale ancora discutibile, ha espresso una maggioranza numericamente chiara, solida ed omogenea. Un dato di fatto che, almeno sulla carta, può rappresentare l’occasione storica per riuscire a materializzare una serie di azioni utili e concrete anche per i territori locali. Non è più tempo di dibattiti ideologici. Occorre una progettualità seria, rapida ed incisiva per mettere mano alle tante emergenze del Paese. Tra queste, poi, ci sono una serie di questioni strutturali irrisolte da tempo. Penso alla pubblica amministrazione. Ma anche a quelle dinamiche che dagli enti intersecano ogni giorno la sfera privata. Spazio ad una maggiore semplificazione della burocrazia in capo alle amministrazioni locali laddove queste si siano realmente dimostrate virtuose. Nei fatti. Il rinnovamento passa dall’abbattimento di quelle procedure obsolete che, sempre più spesso, rendono insufficiente persino la capacità degli uffici di reperire risorse e fondi. Se un Comune ha dimostrato, come Dozza, di saper impiegare bene i capitali pubblici per la miglioria dei servizi e delle dotazioni a favore della comunità, deve poter contare anche sulla garanzia di un sistema snello e semplificato per materializzare in tempi celeri i propri progetti. Non solo. Servono politiche in controtendenza capaci di guardare al futuro, più che al presente, per supportare le esigenze delle nuove generazioni. Come possiamo pensare di lasciare ai nostri ragazzi delle opportunità quando alimentiamo ancora un continuo, e ingiusto, indebitamento? Per non parlare della necessità di una seria politica energetica ambientale. Interventi concreti e rapidi perché i cambiamenti climatici stravolgono già l’alternanza di quello che un tempo era il tradizionale ciclo stagionale. Mi rifiuto di pensare che tutto questo venga catalogato alla voce utopia. Il nuovo esecutivo ha davvero l’occasione di innescare quegli accorgimenti che, mai come adesso, vanno ben al di là dei differenti colori, delle diverse fazioni, dei dogmi partitici e delle sterili ideologie.

*sindaco di Dozza