Mercatone Uno, ci sono offerte per 11 negozi

I commissari: "Si prevede il trasferimento di tutti i 365 lavoratori lì occupati. Stiamo lavorando anche per tutelare i creditori"

Una delle manifestazioni sindacali di protesta durante la vertenza Mercatone Uno

Una delle manifestazioni sindacali di protesta durante la vertenza Mercatone Uno

Imola (Bologna), 8 febbraio 2020 - Anche dopo la sentenza di assoluzione in primo grado dei sei imputati nelle vicenda Mercatone Uno (sentenza pronunciata con rito abbreviato: il reato di bancarotta fraudolenta non sussiste), la vertenza continua a tenere banco, dal momento che l’amministrazione del gruppo da parte dei tre commissari straordinari va avanti. L’obiettivo, dei commissari e delle istituzioni coinvolte, è tutelare i dipendenti (imolesi compresi) e la massa, considerevole, dei creditori.

Partendo da questo ultimo punto, da registrare quanto affermato dai tre commissari Luca Gratteri, Giuseppe Farchione e Antonio Cattaneo: "Relativamente alle notizie apparse in ordine all’esito del giudizio di primo grado del procedimento penale promosso nei confronti dei sei imputati del reato di bancarotta fraudolenta delle società in bonis del Gruppo MercatoneUno – si legge in una nota diffusa dai professionisti nominati per traghettare in acque meno agitate il gruppo – i commissari, non appena depositate le motivazioni della sentenza, valuteranno tempestivamente, con il supporto degli attuali consulenti legali, gli effetti e le ripercussioni che questa decisione può avere sulla procedura di amministrazione straordinaria, non escludendo, allo stato, alcuna soluzione utile e idonea a consentire il massimo soddisfacimento della massa creditrice". In sostanza, nulla si esclude per arrivare al massimo soddisfacimento della massa creditrice.

Per quanto riguarda la tutela dei punti vendita sparsi su tutto il territorio italiano, i commissari aggiungono nella loro nota: "Sono state positivamente valutate finora le offerte presentate da due soggetti imprenditoriali ritenuti affidabili. Proseguono intanto le trattative con altre primarie aziende per la cessione degli altri punti vendita disponibili al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e il ceto creditorio".

"Nei limiti della riservatezza, che connota l’attuale fase di vendita dei compendi aziendali – si legge ancora – i commissari al momento possono riferire che le due offerte riguardano l’acquisizione di 11 punti vendita, di cui 7 la prima e 4 la seconda. Le offerte prevedono nel complesso il trasferimento di tutti i 365 lavoratori ivi occupati, così come risultanti negli ultimi dati riportati nell’istanza di proroga della cassa integrazione straordinaria". "Le relative proposte di aggiudicazione saranno sottoposte al vaglio preventivo del Comitato di Sorveglianza per l’autorizzazione da parte del ministero per lo Sviluppo economico – concludono i commissari – Non appena ottenuto il relativo decreto, i commissari avvieranno la procedura di consultazione sindacale prevista dall’articolo 47 della legge 428 del 1990".