Minaccia l’amico per i soldi, giovane arrestato

Dopo avergli venduto per mesi la droga fino a prosciugarlo del denaro, voleva obbligarlo ad acquistare un costoso cellulare per sdebitarsi

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di Gabriele Tassi

La sete di denaro che corrode pure il sentimento più profondo. Storia di un’amicizia consumata dalle continue richieste dell’estorsore – nemmeno ventenne – nei confronti dei quel coetaneo che conosce da anni. E’ proprio la denuncia alla polizia da parte di quest’ultimo, un giovane imolese sulla ventina, che ha portato all’arresto (e poi anche alla denuncia) di un ragazzo imolese del 2003.

I due si conoscono da tempo: la vittima, ogni tanto, "per svago" compra hashish dall’amico e lo paga ogni volta, almeno fino a quando non perde il lavoro. Come se non bastasse, dopo il licenziamento a settembre, l’estorsore gli chiede in prestito circa 700 euro: "In nome dell’amicizia". Soldi che la vittima consegna prontamente al (finto), amico, finendo però in un tunnel senza ritorno. Dopo il prestito infatti i soldi non tornano più indietro, e il giovane non ha più nemmeno il denaro per pagare l’hashish, ‘indebitandosi’ così con il venditore di sostanze per oltre 750 euro.

E’ da questo momento che partono le minacce dall’estorsore nei confronti della vittima, tramite un app per il telefono che cancella in automatico i messaggi nel giro di qualche ora. "Se non mi dai i soldi te la faccio pagare, mando degli amici a picchiarti", reciterebbero alcuni messaggini, secondo quanto riporta la polizia.

Il ragazzo, indebitato e preoccupato, chiede prima 250 euro al padre, a cui ne aggiunge altri 100, prendendoli dalle sue tasche, e le porta all’amico. Ma i soldi raccolti non bastano: a quel punto il giovane assetato di denaro propone al ragazzo (arrivando anche a intimorirlo con il coltello, minacciando di fare del male alla famiglia), di comprare una televisione da 1.400 euro in un grande negozio di elettronica, utilizzando una app per rateizzare i pagamenti.

E’ la goccia che fa traboccare il vaso: la vittima, dopo essersi rifiutata di fare l’acquisto, decide di sporgere finalmente denuncia al commissariato di polizia.

A poche ore di distanza arriva l’ennesima pretesa dell’estorsore: questa volta la richiesta è per uno smartphone da oltre mille euro, da acquistare sempre tramite l’app. I due vanno insieme in diversi negozi di elettronica della città, ma il finanziamento non viene concesso: così, la vittima, si fa prestare 300 euro da un’amica per poter pagare il suo ‘debito’. Soldi che per l’assetato estorsore non sono ancora sufficienti: ne chiede altri 200.

Entra così in gioco la polizia: la vittima si presenta all’appuntamento con l’estorsore con in tasca 200 euro in banconote fotocopiate. Da lontano gli uomini in campo al dirigente Luciano Di Prisco tengono d’occhio la scena, fino a quando l’aguzzino aggredisce a calci il ragazzo. Gli agenti scattano e lo fermano: in tasca ha le quattro banconote finte, oltre a un coltello a serramanico.

La perquisizione prosegue poi in casa del ragazzo. Nell’abitazione, vengono trovati 3 grammi di hashish e una pressa utilizzata per comprimere la sostanza, oltre a due telefoni utilizzati – secondo gli investigatori – per minacciare via chat il ragazzo.

Il giovane estorsore, a quel punto è stato messo agli arresti domiciliari per estorsione, in attesa dell’udienza in calendario per il prossimo 20 dicembre, ed è scattata anche la denuncia per detenzione ai fini dispaccio di sostanze stupefacenti e possesso ingiustificato di oggetti di cui è vietato il porto.