Misure eque per chi ha fatto la propria parte

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Danilo

Galassi*

Il ritorno alla stagione delle misure restrittive sulle imprese deve essere scongiurato in ogni modo e lo strumento migliore per raggiungere questo risultato è il Green pass. Occorre, quindi, collegare l’utilizzo progressivo del passaporto verde all’evoluzione del quadro epidemiologico prevedendo che il cambio di colore delle regioni si accompagni proprio ad un uso più estensivo del certificato. In questo modo si raggiungono tre risultati: si incentiva la vaccinazione, non si penalizza la stragrande maggioranza degli italiani che hanno scelto responsabilmente di vaccinarsi e non si ferma neppure una sola impresa. Sarebbe incomprensibile, nel caso del probabile peggioramento del quadro sanitario, riproporre le solite limitazioni. Serve un cambio di passo per coniugare la tutela della salute con la salvaguardia dell’economia. Ora, con milioni di persone vaccinate con doppia dose, è possibile cambiare approccio. Per recuperare la fiducia di consumatori e imprese servono scelte rapide, coraggiose ed eque. Rapide perché i rischi sanitari permangono e coraggiose con l’estensione del Green Pass anche ad altri ambiti. Eque, invece, perché non devono impattare su chi, persone e imprese, ha già fatto la propria parte con responsabilità. Per non peggiorare in modo significativo il clima di fiducia, Governo e istituzioni dovrebbero indicare con chiarezza le scelte da adottare per fronteggiare eventuali nuove ondate. A livello locale ci aspettiamo dagli enti un approccio di sostegno sia economico, per quanto possibile, ma anche morale, di supporto e comprensione. Non controlli repressivi e punitivi in un contesto così delicato.

*Presidente Confcommercio Ascom Imola