MAURIZIO GENNARI
Cronaca

Montanari (IF) : "Mai visto un Gp così . Ora la gara va salvata, anche con i privati"

Il presidente della società di promozione e commercializzazione turistica: "Servono le grandi aziende e, se l’idea è buona, qualcuno dirà presente". Vola la petizione online, già raccolte 22mila firme in pochi giorni. .

Il presidente della società di promozione e commercializzazione turistica: "Servono le grandi aziende e, se l’idea è buona, qualcuno dirà presente". Vola la petizione online, già raccolte 22mila firme in pochi giorni. .

Il presidente della società di promozione e commercializzazione turistica: "Servono le grandi aziende e, se l’idea è buona, qualcuno dirà presente". Vola la petizione online, già raccolte 22mila firme in pochi giorni. .

di Enrico AgnessiWhatever it takes. Fare tutto il necessario per salvare il Gp di F1. Da domenica sera, da quando cioè il Circus ha levato le tende al termine di un weekend da oltre 240mila presenze, in città vale la lezione di Mario Draghi. Nel 2012, l’allora governatore della Bce assicurò che avrebbe fatto appunto qualsiasi cosa per mettere al riparo l’euro. E oggi la stessa massima va applicata alla gara vista domenica in tv da oltre 3 milioni di spettatori e per il futuro della quale c’è una petizione online con oltre 22mila firme raccolte in pochi giorni.

"Quest’anno il Gp è stato qualcosa di eccezionale", commenta Gianfranco Montanari, presidente di IF, società di promozione e commercializzazione turistica del territorio. Che da imprenditore di lungo corso, del settore alberghiero e di quello edile, guarda con favore a un possibile ingresso dei privati nella cordata oggi totalmente pubblica che sostiene i costi ("Non sono soldi spesi, ma investiti") per la gara.

"Fare meglio era impossibile – commenta Montanari andando con la mente allo scorso fine settimana –. Un lavoro straordinario, in particolare in centro storico: i commercianti hanno venduto di tutto a chi è arrivato. L’intera città è stata coinvolta, non era mai stato così".

Volontà di essere presenti a quello che rischia di essere l’ultimo appuntamento con la F1? "Può essere, ma credo soprattutto sia finalmente scattato qualcosa che si era cercato di costruire nel tempo – ragiona il presidente di IF –. Negli ultimi anni, anche qui si è investito sull’opportunità di accogliere il pubblico del circuito. L’Autodromo, da parte sua, ha fatto un lavoro notevole: parliamo della F1, ma quest’anno il calendario è fatto anche di Wec e grandi concerti. L’accoglienza che si è vista a Imola per il Gp credo sia unica al mondo. Qui arrivi in treno e raggiungi il circuito passando dal centro. E la sera ci torni per fare festa dopo la gara. Forse al Circus non interesserà, ma la nostra forza è questa. Poi tutto è migliorabile: ci sono criticità da sistemare e ne parleremo; ma le immagini dell’Autodromo colorato dai tifosi della Ferrari resteranno".

E per evitare che siano solo un ricordo, è partita la difficilissima trattativa per il rinnovo. Al momento, le speranze che Imola sia nel prossimo calendario sono minime. A meno che altri circuiti, in primis Madrid, non diano forfait. Per il 2027, la corsa è invece aperta. FdI ha esortato Regione e Comune a bussare anche ai privati per raggiungere quanto serve (30-35 milioni per un Gp a rotazione con altri circuiti e 50-55 milioni all’anno per una presenza fissa in calendario) per assicurasi la gara che oggi di milioni ne costa invece 25. Si tratta di un’ipotesi sul tavolo da tempo. E che lo stesso capo della F1, Stefano Domenicali, ha evocato in passato.

"È chiaro che quattro alberghi non lo reggono un sistema così: noi ci eravamo auto-tassati ai tempi dell’addio della Superbike, prima ancora che venisse introdotta l’imposta di soggiorno – ricorda Montanari –. Nelle dovute proporzioni, qualcosa si può ancora fare; ma oggi servono le grandi aziende. Se l’idea è buona, è possibile che qualcuno ci sia. Questa è una gara che costa tanto, ma il suo impatto ce l’ha eccome. E non può essere solo il pubblico a farsene carico".