Montecatone rehabilitation institute, il futuro è nel pubblico

L’assessore regionale Donini in visita: "Un’eccellenza nel campo della neuro-riabilitazione, va collegato ai poli metropolitani"

L’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini a Montecatone

L’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini a Montecatone

Imola, 6 luglio 2020 - L’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, ha visitato il Montecatone Rehabilitation Institute dove ha incontrato il personale e i vertici della struttura. Sullo sfondo, il ruolo dell’istituto, ora di natura privata, e la possibilità per il medesimo di essere agganciato al sistema pubblico e aprire così nuove, interessanti opportunità nel campo delle neuroscienze e della neuroriabilitazione.

"Per meglio conoscere le criticità e le opportunità delle nostre eccellenti strutture sanitarie, la miglior cosa è sempre quella di recarsi sul posto – ha detto Donini – per ascoltare i medici, gli infermieri, i dirigenti, i sanitari, incrociare lo sguardo dei degenti e dei familiari a loro seguito, percorrere fisicamente i reparti. Montecatone oggi è un’eccellenza nel campo della neuroriabilitazione, un centro di riferimento non solo regionale: basti pensare – ha sottolineato – che il 65% dei pazienti proviene da fuori regione".

L’assessore, che era accompagnato dalla consigliera Francesca Marchetti, ha detto di voler "contribuire a valorizzare questa esperienza come patrimonio pubblico del servizio sanitario regionale, e collegarla stabilmente ai poli di eccellenza metropolitana delle neuroscienze. Ancora una volta sono rimasto molto colpito da quel sentimento di umanità e comunità che lega profondamente il personale clinico e sanitario ai pazienti". 

Il dg di Montecatone, Mario Tubertini, da parte sua ha evidenziato l’attuale situazione dell’istituto, com’è stata affrontata l’emergenza Covid-19 e le priorità da affrontare. Tra queste, quella della modifica della veste giuridica della struttura, considerato che "qui, dove ha sede la più grande unità spinale italiana, molti fattori tra cui l’elevata risposta terapeutica riabilitativa, la qualità espressa e l’elevata competenza – ha detto – rendono possibile per Montecatone un ruolo importante nel servizio sanitario pubblico come istituto di ricerca. Questo ci permetterà di creare e potenziare ancora di più legami di collaborazione con altri soggetti del Sistema sanitario regionale la cui qualità è un fattore di attrattività importante, cosi come mantenere elevata la reputazione di Montecatone attraverso miglioramenti strutturali e attivazione di percorsi specialistici di eccellenza". 

Giovanni Pieroni , presidente del cda di Montecatone ha ribadito come "la necessità di consolidare questo ruolo di riferimento è segnato da due tappe: transitare in un territorio pubblico e, insieme all’Irccs delle Neuroscienze, costituire uno dei soggetti più autorevoli in Italia in tema di neuroscienze e di neuroriabilitazione". Laura Calzà, componente il Cda e direttore dell’Attività Scientifica, ha infine spiegato che "l’elevato numero di pazienti ricoverati in istituto ha permesso, in questi anni, di costruire una banca dati sulle lesioni midollari molto importante e questo può permetterci di mettere in campo diversi studi di ricerca. Ciò che ci penalizza è la natura giuridica dell’istituto che, come società privata, non ci permette di partecipare ai bandi regionali e nazionali come principal investigator".