Montecatone, ecco la palestra robotizzata

Taglio del nastro per il nuovo spazio da 250mila euro. I vertici dell’istituto di riabilitazione: "Terapie più intensive e su misura dei pazienti"

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Aumentare ulteriormente l’intensità dei trattamenti, proporre scenari sempre più stimolanti e motivanti per il paziente e realizzare protocolli personalizzati. Infine, misurare oggettivamente le risposte migliorando il risultato di ogni percorso riabilitativo. È quanto permetterà di fare la nuova palestra robotizzata da 120 metri quadrati inaugurata ieri pomeriggio a Montecatone.

Un progetto importante e un investimento altrettanto significativo, pari a circa 250mila euro, che si somma a quello di due milioni, sempre sostenuto dall’istituto di riabilitazione, per l’adeguamento tecnologico della radiologia attrezzata con una risonanza magnetica 3 Tesla e una Tac 64 strati.

"La riabilitazione supportata dall’utilizzo di sistemi robotici – spiegano da Montecatone – comporta numerosi vantaggi, come permettere prestazioni più intensive, specifiche e appropriate. A esso si associa quello della elevata flessibilità di applicazione: le soluzioni possono essere facilmente integrabili in situazioni della vita quotidiana, rendendo il trattamento motivante e variegato, aprendo anche la strada alla creazione di nuovi esercizi riabilitativi, non realizzabili con i metodi tradizionali".

I dispositivi robotici permettono infatti movimenti impossibili senza il loro supporto come, ad esempio, gli esoscheletri che consentono a persone, che altrimenti non potrebbero, di camminare. Grazie poi ai feedback visivi, uditivi e cinestesici scambiati con il paziente durante gli esercizi, la riabilitazione robotica incide positivamente anche a livello psicologico e aumenta la compliance del paziente alla terapia riabilitativa.

Ulteriore impegno, nel prossimo futuro, sarà rivolto in tre direzioni: anzitutto al recupero funzionale dell’arto superiore – tra le maggiori sfide in ambito riabilitativo poiché esso è in stretta relazione con il livello di autonomia e qualità della vita – percorso per il quale la terapia robotica è stata suggerita non solo come strumento per fornire ai pazienti un potenziamento delle ripetizioni, ma aggiunge l’aspetto della realtà virtuale che simula le attività della vita reale, fornisce e incoraggia il feedback e potrebbe motivare i pazienti a sopportare allenamenti più intensivi; un secondo focus sarà rivolto al controllo del tronco.

Uno dei primi obiettivi riabilitativi, infatti è il raggiungimento della posizione seduta in carrozzina. Per far questo, è necessario il miglioramento del controllo del tronco che è inoltre propedeutico ad ogni altra attività finalizzata allo sviluppo della autonomia. L’utilizzo della robotica permette di lavorare in maniera integrata ed oggettiva, supportando il fisioterapista nel raggiungimento degli obiettivi di core stability, fondamentali per la persona con lesione cerebrale e mielica motoria sia completa che incompleta. Terzo obiettivo, infine, sarà la costante implementazione della dotazione per il training del cammino sia dal punto di vista diagnostico sia riabilitativo rimanendo aggiornati sul panorama degli esoscheletri e delle evoluzioni software degli stessi.