Morto sul lavoro, Panieri: "Serve più sicurezza"

Carmine Palmese ha perso la vita travolto da un camion sul piazzale di una ditta di trasporti: il suo caso scuote città e sindacati

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Morte sul lavoro. "Emergenza attuale" più che mai, come l’ha definita il sindaco Marco Panieri. L’infortunio che venerdì pomeriggo ha spezzato la vita del 43enne napoletano Carmine Palmese ha sconvolto una comunità in cui, da oltre cinque anni, non si era più verificato nulla di simile. Dal 21 novembre 2016, quando l’operaio casalese Danilo Poggiali venne ucciso da un macchinario. "Un tema, quello delle morti sul lavoro, su cui bisogna tenere alta l’attenzione sempre: salute e sicurezza devono essere una priorità per tutti – prosegue Panieri –. In questa direzione, come Comune abbiamo siglato, con le organizzazioni sindacali e con quelle imprenditoriali, protocolli d’intesa per la qualità del lavoro, finalizzati a potenziare le tutele e la sicurezza dei lavoratori". Un primo passo, importante, "ma non ancora sufficiente – conclude il sindaco –: incidenti come questo ci dicono che occorrono il costante impegno e la massima attenzione da parte di tutti, ogni giorno, per migliorare le condizioni produttive con l’obiettivo di ‘zero morti’ sul lavoro". Gli fa eco i senatore Daniele Manca: "Dobbiamo procedere in fretta con una normativa più efficace. Occorre fare tutto ciò che è nelle nostre competenze per mettere la sicurezza sul lavoro al primo posto: nelle leggi, nelle procedure d’appalto, nell’accuratezza dei controlli nei luoghi in cui le persone svolgono la loro attività. Da parte mia sono vicino alla famiglia, alla quale porgo le più sentite condoglianze".

L’INCIDENTE

Sul caso di Palmese sono ancora in corso accertamenti. La tragedia intorno alle 16, quando l’uomo sarebbe stato travolto da un camion in manovra (in retromarcia), restando – da quanto si apprende –, schiacciato tra il mezzo e la rampa d’accesso nel piazzale della ditta Torello, in via Selice. Rapida è arrivata la chiamata dei colleghi ai soccorsi. Sul posto si sono presentate automedica e ambulanza, mentre, dal Maggiore di Bologna, veniva attivato l’elisoccorso. Una corsa purtroppo inutile, perché Palmese si è spento, a causa delle ferite riportate, al pronto soccorso imolese. La dinamica è ora ancora in fase di ricostruzione da parte della medicina del lavoro dell’Ausl, intervenuta come da prassi.

IL CORDOGLIO

DELLA TORELLO

Il 43enne residente nel Napoletano lavorava per una ditta esterna, conferma l’azienda di logistica Torello. "Non ci sono parole per descrivere i sentimenti che in questo momento stanno attraversando tutta la Torello Trasporti Srl – commenta la direzione dell’azienda –. Il nostro valore fondante è la familiarità, il voler porre la persona e la relazione umana prima di ogni cosa. In questo clima di dolore, ciò che ribadiamo con estrema chiarezza è la nostra vicinanza alla famiglia della vittima e alla ditta con cui collaborava, proprietaria del veicolo. In relazione ai fatti accaduti nel nostro stabilimento di Imola, le autorità stanno procedendo alle dovute indagini con il primario obiettivo di determinare l’esatta dinamica dell’accaduto".

LA RABBIA DEI SINDACATI

Quando capita un fatto del genere "ci sono sempre due famiglie almeno a soffrire". Rabbia e dolore da parte dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti –. "Ciò che possiamo dire è basta a questi incidenti, spesso legati al dovere di porre maggiore attenzione alla sicurezza da parte delle aziende. Quello dei trasporti è un settore sempre più stimolato per le numerose e continue sollecitazioni che impegnano tutti i lavoratori del settore, talvolta generando spiacevoli accadimenti. A volte anche un minuto in più salva più vite". I sindacalisti concludono con una riflessione: "Oggi è accaduto a lui ma domani a chi potrà capitare? Le organizzazioni sindacali territoriali si sono già attivate per un incontro con l’azienda per migliorare già la comprovata sicurezza del sito".

g. t.