Mostre, incontri e calcio balilla. I ragazzi di ’deSidera’ in festa: "Lavoro e giustizia tra i temi"

L’iniziativa si svolgerà tra palazzo Monsignani e il parcheggio Silvio Pellico

Mostre, incontri e calcio balilla. I ragazzi di ’deSidera’ in festa: "Lavoro e giustizia tra i temi"
Mostre, incontri e calcio balilla. I ragazzi di ’deSidera’ in festa: "Lavoro e giustizia tra i temi"

Tre mostre e altrettanti incontri, più giochi e un torneo di calcio balilla umano. Dopo il grande successo dello scorso anno, torna la ‘Festa dei giovani’, organizzata dall’associazione deSidera in collaborazione con il Csi, Ristorico, i Lavoratori cristiani Imola e con il patrocinio del Comune.

Appuntamento da oggi (inizio alle 18) a domenica tra palazzo Monsignani e il parcheggio Silvio Pellico.

‘La natura dell’uomo è rapporto con l’infinito’ è il titolo scelto per la terza edizione dell’iniziativa.

"Al centro della riflessione lo stupore di fronte al creato, il senso di giustizia, la sfida del lavoro, ma anche il tanto bene emerso durante il dramma dell’alluvione in Romagna", spiegano gli organizzatori nel loro manifestono.

E aggiungono: "A seconda dei tempi, la cultura o la moda del momento sono sempre pronte a dirci che siamo quel che pensiamo, siamo ciò che desideriamo essere, siamo ciò che mangiamo, siamo se facciamo la differenza. Ognuna di queste strade è parziale: sembra sempre che qualche aspetto della persona non venga coinvolto e che nessuna di esse sia in grado di portare a scoprire chi è l’uomo nella sua totalità. Così nella vita di ognuno le grandi domande non trovano risposta: chi sono? Cosa ci faccio qui? Perché sento questo enorme desiderio di bellezza, di verità, di giustizia?".

Il punto di partenza sono le parole di papa Francesco, secondo il quale "siamo abitati da una struggente nostalgia di infinito".

È da qui che sviluppano le riflessioni dei giovani cattolici imolesi.

"Vivere all’altezza di questa esigenza di infinito è ciò che consente all’uomo di cogliere i segni di una Presenza smisurata in grado di rispondere integralmente al suo bisogno – sottolineano i promotori dell’iniziativa di palazzo Monsignani –. Lo abbiamo visto anche nei giorni dell’alluvione nei quali lo sgomento per la devastazione provocata dall’onda del fango non ha potuto impedire l’insorgere di uno stupore generato dalla moltitudine di persone accorse per aiutare gratuitamente. Proprio lì è sbocciato il fiore di una strana e inimmaginabile letizia. Questo percorso non si può fare da soli! Come abbiamo sperimentato durante l’alluvione, solo una compagnia carnale e concreta ci può aprire alla conoscenza di quella Presenza senza limiti".

r. c.