REDAZIONE IMOLA

Musica da cinema ‘La stanza indaco’ con le note di Verdone

Colonna sonora firmata dall’imolese con Simone Santi .

Musica da cinema ‘La stanza indaco’ con le note di Verdone

Il compositore imolese Gian Marco Verdone, diplomato al conservatorio di Bologna

Un’altra bella soddisfazione per il giovane musicista, arrangiatore e compositore imolese Gian Marco Verdone. Dopo i tanti riconoscimenti in campo nazionale e internazionale, e con alle spalle un diploma accademico condito da lode e menzione speciale in ‘Musica per Film’ al conservatorio ‘G.B. Martini’ di Bologna, Verdone ha messo la sua firma (insieme a quella del collega bolognese Simone Santi, ndr) sulla colonna sonora del film ‘La stanza indaco’ della regista Marta Miniucchi prodotto da Genoma e supportato da Rai Cinema. La pellicola, ispirata all’omonimo romanzo della scrittrice di Bagnacavallo Costanza Savini, è stata girata la scorsa primavera in un ospedale cittadino di Bologna e racconta di un’amicizia nata nel reparto di terapia intensiva tra due giovani. Tra i temi del film serpeggia quello del rapporto con la morte e la malattia oncologica. "Si tratta del mio primo impegno vero e proprio per la colonna sonora di un lungometraggio – racconta Verdone che nei giorni scorsi ha preso parte al cinema Adriano di Roma alla premiere dell’opera -. Un lavoro, a tratti molto faticoso ma altrettanto stimolante, in cui ho riversato tutta la mia esperienza nella realizzazione di musiche per cortometraggi".

E ancora: "Dalla lettura della sceneggiatura al dialogo continuo con la regista per tarare al meglio le sonorità – spiega l’artista -. Poi sono arrivati i vari spezzoni del girato e dei montaggi sui quali mettere le musiche. Una bella soddisfazione anche dal punto di vista relazionale e collaborativo".

Un trampolino di lancio per spiccare il volo verso il cinema che conta: "Ho trovato professionisti competenti e preparati – conclude Verdone -. Ho tanta fiducia nelle composizioni fatte per questa pellicola. Mi auguro che siano soltanto le prime di una lunga serie".

Mattia Grandi