Uno screening gratuito su base volontaria per controllare se, a 26 anni, si è fertili oppure no. Fa discutere in Regione la proposta per contrastare il calo della natalità, presentata dalla Lega e sottoscritta dall’imolese Daniele Marchetti, che è anche capogruppo del Carroccio in Comune. Secondo Silvia Piccinini, capogruppo dei 5 Stelle in Emilia-Romagna, si tratterebbe di una idea "aberrante che ci riporterebbe al medioevo o, ancora peggio, ad uno di quei regimi totalitari che evidentemente piacciano tanto al partito di Matteo Salvini". Parole simili dalla castellana Francesca Marchetti (Pd), secondo cui la Lega "vuole mascherare dietro al concetto della prevenzione per i cittadini e che invece nulla ha a che vedere con il tutelare il diritto e la libertà dei cittadini". Il Carroccio difende invece la proposta, messa nera su bianco in un emendamento alla legge di stabilità. "Si tratta, né più e né meno di uno screening volontario e gratuito sulla scorta di quanto si sta già facendo con l’epatite C", ribadisce Marchetti in nota una firmata anche dal capogruppo della Lega in Regione, Matteo Rancan. Una proposta necessaria "anche alla luce del fatto che molte coppie si accorgono troppo tardi di avere problemi di fertilità".