Nuova piscina, servono 10 milioni Tre anni per realizzare l’impianto

Comune pronto a pagare un canone annuale di noleggio a chi finanzierà l’opera. I dubbi del M5s

Nuova piscina, servono 10 milioni  Tre anni per realizzare l’impianto

Nuova piscina, servono 10 milioni Tre anni per realizzare l’impianto

La nuova piscina a Castel San Pietro non è ancora stata progettata e già s’infiamma la polemica. Nell’ultima consulta territoriale del capoluogo tema caldo è stato proprio quello della piscina, con un dibattito aperto con la cittadinanza che è partito ovviamente e inevitabilmente dagli ultimi travagliatissimi mesi, con l’impianto di viale Terme che non ha di fatto più potuto aprire per ragioni strutturali nella sede al coperto, e il trasferimento per i mesi invernali nella piscina all’aperto (coperta da un pallone pressostatico) slittato fino a marzo con continui rinvii per nuove problematiche agli impianti. Il Comune attraverso le parole del sindaco Tinti aveva sfiorato l’argomento proprio in concomitanza con le tante problematiche dell’ultimo inverno, regalando un certezza e una speranza: l’ultima, quella di cominciare la progettazione dell’impianto prima della fine del mandato (giugno del prossimo anno), la prima quella di ospitare la nuova piscina "certamente non nella sede attuale". Nel corso della consulta Tinti ha aggiunto elementi importanti e più recenti, ovvero quelli di un impianto che avrà un costo di oltre 10 milioni di euro, da non realizzare con fondi comunali. Il Municipio, da parte sua, si troverebbe poi a pagare un canone annuale di noleggio. L’idea avanzata dal sindaco, però, ha trovato immediatamente di fronte il muro eretto dal Movimento 5 Stelle, con il consigliere Pietro Latronico sugli scudi.

"Non si capisce perché sia stata scartata da subito l’ipotesi di realizzare la piscina laddove è sempre stata, che è per noi anche la zona di gran lunga più congeniale visto che ospita tutti gli impianti sportivi della città". Poi Latronico rincara la dose: "Sono state paventate cifre monstre, più di dieci milioni di euro, quando esistono soluzioni molto più sensate, tra l’altro anche a minor impatto a livello ambientale se pensiamo per esempio alla realizzazione della o delle vasche. Soluzioni ottime dal punto di vista ambientale e anche realizzabili con tempi molto più contenuti". A proposito, i tempi. "I prospettati tre anni sono davvero troppi per una città e un pubblico, quello della piscina, che attende risposte concrete e rapide ormai da anni", conclude Latronico.

Claudio Bolognesi