Nuova scuola, proteste a Sesto Imolese per il rinvio del cantiere

Vacchi sferza il centrosinistra: "Assurdo usare il caro-bollette come scusa per i ritardi. Manca la programmazione"

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"Lo slittamento al 2024 della costruzione della nuova scuola di Sesto Imolese? Le giustificazioni che il sindaco Marco Panieri e l’assessore ai Lavori pubblici Pierangelo Raffini portano avanti per motivare il ritardo nell’inizio dell’opera sono imperdonabili".

A dirlo è Nicolas Vacchi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, residente nella popolosa frazione alle porte della città che da tempo attende una nuova struttura per elementari e medie sulla quale incombono però le incognite legate ai rincari.

"In pratica il Pd dice che ha dovuto usare più soldi per pagare la bolletta di luce-acqua-gas del Comune, e con questo si vede costretta a ritardare 13 cantieri fra cui due scuole – sottolinea l’esponente di opposizione, ricordando come nell’elenco dei rinvii figuri quello relativo ai lavori nel plesso di Sante Zennaro –. Manca la programmazione. Sono ormai mesi che siamo tutti quanti (famiglie, scuole e imprese in primis) attanagliati dal problema del caro-bollette e il sindaco non è stato in grado di fare altro che accantonare l’avanzo del bilancio per pagare le bollette? Già abbiamo detto che avrebbe dovuto affrontare il problema diversamente, facendo sentire il peso politico di Imola a chi gestisce questi servizi".

Per quanto riguarda poi il problema dell’aumento delle materie prime, "si va dalla padella alla brace", affonda Vacchi. E aggiunge: "Già ormai da due anni abbiamo registrato aumenti esponenziali del loro costo. Ma Panieri e Raffini se ne accorgono oggi. Non potevano accorgersene prima di venire a Sesto il 28 gennaio scorso?". In quella occasione ("Solo dopo mesi e mesi di richieste"), secondo la ricostruzione del referente locale di Fratelli d’Italia la giunta avrebbe "concesso la propria presenza" a un incontro per illustrare il maxi-progetto da cinque milioni in buona parte legati a un possibile finanziamento del Pnrr.

"L’incontro con la cittadinanza fu senz’altro merito mio e nostro, come gruppo di Fratelli d’Italia – rivendica Vacchi –. Mentre le promesse non mantenute in quella sede, sono tutta colpa del sindaco e di una amministrazione politicamente incapace di programmare a lungo termine. Vogliamo una scuola dove centinaia di bambini possano stare serenamente a svolgere il loro dovere, insieme al corpo docente e alle famiglie. Pensa di farcela il sindaco? Chiediamo un nuovo incontro pubblico, in cui si dovrà informare la cittadinanza sui ritardi, il progetto e soprattutto se ci sono i soldi per costruire la nuova scuola. In tale incontro – conclude il consigliere comunale di FdI – si dovrà garantire il diritto di parola, e non solo da coloro che parlano dalla cattedra del sindaco ma a chiunque la chieda, consiglieri, genitori, docenti e cittadini. Vogliamo più trasparenza e correttezza nelle promesse fatte agli imolesi".