Nuovi box in Autodromo. Più spazi per le auto e per l’hospitality. Arrivato l’ok a costruire

L’edificio, accanto alla palazzina della direzione, sarà pronto entro marzo. Servirà per la Formula Uno ma soprattutto per le gare del Wec.

Nuovi box in Autodromo. Più spazi per le auto e per l’hospitality. Arrivato l’ok a costruire

L’edificio, accanto alla palazzina della direzione, sarà pronto entro marzo. Servirà per la Formula Uno ma soprattutto per le gare del Wec.

di Enrico Agnessi

Più spazio per le auto, ma anche per l’accoglienza degli ospiti. Prende forma il progetto per l’ampliamento dei box accanto alla palazzina della direzione di gara dell’Autodromo. Siamo nel tratto terminale della via Santerno, strada di accesso al circuito (lato Rivazza), ‘sdemanializzato’ di recente per entrare a far parte del compendio Enzo e Dino Ferrari che nel 2012 il Comune ha affidato al Con.Ami. Qui, dove oggi c’è un piccolo parcheggio di servizio, sorgerà presto una nuova struttura. A cosa servirà? Da un lato, a portare da 37 a 40 la dotazione dei garage a disposizione dei team nel circuito; dall’altro, ad aumentare appunto le capacità ricettive dell’Enzo e Dino Ferrari attraverso una terrazza e un ulteriore nuovo edificio.

Dopo la conclusione della conferenza dei servizi, dal Municipio è arrivato il permesso di costruire chiesto nelle scorse settimane da Formula Imola. La società di gestione dell’Autodromo, partecipata al 100 per cento dal Con.Ami, a inizio estate aveva infatti manifestato la necessità di "ampliare la dotazione di box per mantenere gli standard necessari per competizioni sportive di livello internazionale". E ora è stata accontentata.

L’obiettivo è adesso rispettare la tabella di marcia messa nero su bianco a inizio estate, quando il Consiglio comunale ha approvato la ‘sdemanializzazione’ di cui sopra: lavori al via a novembre, in modo da essere ultimati a marzo 2025, per un investimento complessivo di 1,2 milioni di euro. Se ne occuperà proprio il Consorzio dei 23 Comuni, mentre Formula Imola ha seguito la progettazione affidandola ad ArkLab. Si tratta dello stesso studio di architettura imolese che ha ideato il museo dell’Autodromo, l’area commerciale all’ingresso del circuito, la passerella pedonale costruita nel 2023 e il centro medico: tutti accomunati dallo stesso stile.

L’obiezione è dietro l’angolo: ma come, si investono (ancora) soldi pubblici sull’Autodromo proprio adesso che la missione per tenere il Gran premio di Formula 1 a Imola anche dopo la scadenza contrattuale del 2025 si è fatta più difficile? La risposta è semplice: l’ampliamento non è strettamente collegato alle esigenze del Circus, che a sua volta ha già chiesto la sopraelevazione dell’altro lato dei box, quanto piuttosto al Wec. Il Mondiale Endurance, che tornerà in riva al Santerno dal 18 al 20 aprile per poi essere di casa a Imola fino al 2028, il prossimo anno vedrà infatti la propria griglia di partenza salire proprio a 40 vetture.

L’ampliamento dei box non è tra l’altro l’unico investimento che verrà portato avanti nel prossimo futuro in Autodromo. Nel piano del Con.Ami c’è infatti la già citata copertura della terrazza con la realizzazione di una nuova sala (progeto da oltre tre milioni) per complessivi duemila posti. C’è poi da costruire la Casa degli eventi alla Tosa, dal costo di un milione e 950mila euro, per il quale il Consorzio ha ricevuto un finanziamento europeo da 800mila euro.