di Francesca Pradelli
Sollievo, ma anche tanta preoccupazione. È questo ciò che provano i residenti dopo che il sindaco Marco Panieri ha allargato l’ordinanza anti-alcol al giardino ‘don Giulio Minardi’. Il provvedimento, già in vigore da alcuni mesi nel quadrante delimitato dalle vie Casoni, Andreini, Nardozzi e Amendola, è stato appunto esteso all’area verde di fronte a via Cavour. I cittadini approvano la decisione, ma temono che non sia sufficiente perché i balordi che bivaccavano nel giardino don Minardi ora potrebbero semplicemente spostarsi in un’altra zona.
"L’ordinanza è una buona notizia – dice Maria Avram, residente nella zona –, non solo per gli attuali proprietari di case, ma anche per coloro che vorranno acquistare un’abitazione qui".
Anche gli educatori dell’istituto per minori di Santa Caterina si mostrano sollevati, ma anche preoccupati. Raccontano di aver assistito a una rissa e sono tanti i disagi provocati dai balordi.
"Addirittura a volte sono entrati nella nostra struttura", racconta l’educatore Roger Penda.
"Noi di solito finiamo di lavorare intorno alle 19, e molte volte quando andiamo via queste persone se ne approfittano per aggirare l’istituto ed entrare nel cortile – aggiunge il collega Filippo Vigliotta –, dormono sulle panchine e noi non sappiamo come spiegarlo ai ragazzi".
Il disagio nella zona è palpabile: "La decisione del sindaco è giusta e necessaria", dicono infatti le parrucchiere Michela Ferri e Oretta Cantini, titolari del negozio ‘La Pnadora di Oretta e Michela’, limitrofo al giardino.
I frequentatori del giardino don Minardi pare abbiano continuato ad aumentare, prima che scattasse il divieto, e ora il gruppo è costituio da persone tra i 30 e i 60 anni, sia stranieri che italiani. La paura dei cittadini è che adesso si spostino e vadano nei giardini del San Domenico. Tanti residenti parlano chiedendo l’anonimato, per paura di essere oggetto di ritorsioni.
Come la signora M. G., che propone di rivalorizzare l’area verde del giardino anche con giochi per bambini, con l’obiettivo di far arrivare le famiglie e tenere lontani i balordi.
"Queste sono persone che vivono ai margini della società – dice impaurita –, bevono tutto il giorno e alcuni abitano anche vicino a noi. Bene o male sanno chi siamo".
Altri cittadini sono preoccupati per un altro aspetto, ovvero la scadenza temporale della nuova ordinanza firmata dal sindaco. Ciò che lascia perplessi infatti è il termine del provvedimento, che resterà in vigore ’solo’ fino al 31 dicembre 2023.
"Una soluzione nel breve termine, non del tutto sufficiente", commenta un residente.