Ortignola, acque sempre più agitate Il sindaco: "Rivedere i piani? È dura"

Poche aperture da parte del primo cittadino alle richieste di aiuto avanzate nei giorni scorsi dalla piscina "Confermiamo i fondi annunciati, ma fare di più è complicato. Cerchiamo insieme altre soluzioni"

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di Enrico Agnessi

È destinata a cadere in larga parte nel vuoto la richiesta di aiuto indirizzata nei giorni scorsi dalla piscina Ortignola, messa in estrema difficoltà prima dalle chiusure per Covid e poi dal caro bollette, al Comune. "Abbiamo già raddoppiato i 10mila euro di ristori Covid arrivati dalla Regione – ricorda il sindaco Marco Panieri –. E lo stesso abbiamo fatto con i 16mila euro del PalaRuggi. Per quanto riguarda le utenze, Geims per la struttura di via Oriani ha delle clausole contrattuali che prevedono l’intervento di Area Blu, mentre l’Ortignola essendo un partenariato pubblico-privato con Deai ha delle regole diverse. E la questione viene monitorata con attenzione dalla Corte dei conti". Per questo motivo il primo cittadino, che sottolinea di essersi "confrontato più volte" con Deai e con l’associazione di categoria che rappresenta la società di gestione della piscina Ortignola, ritiene di non poter fare chissà quali sforzi ulteriori.

"Rivedere i Piani economici-finanziari è complicato – afferma il sindaco –. Da parte loro sono state fatte diverse richieste che noi abbiamo sostenuto, come per esempio l’apertura dell’attività esterna dedicata ai cani o il campeggio per i concerti in Autodromo. Tutti piccoli segnali che si possono dare in questi casi. Abbiamo accelerato sul tema dei sottopassi per valorizzare la zona dell’Ortignola e collegarla meglio alla città".

Tuttavia, nelle parole del primo cittadino, il tema è "più ampio: se si va avanti così – prosegue il sindaco Panieri –, bisogna pensare davvero di rivedere la gestione degli impianti cercando insieme possibili soluzioni. E se nel caso dell’Ortignola il partenariato non regge, bisogna fare altre valutazioni. Per questo dico a Deai: valutiamo insieme tutte le possibili soluzioni per nuove sinergie, dalla pannellatura fotovoltaica all’illuminazione fino alla creazione di una comunità energetica. Ho sempre parlato in maniera chiara: gli appelli trovano risposta nel limite delle risorse". E di risorse a disposizione, oggi, i Comuni sembrano averne poche. "Abbiamo le mani legati e facciamo fatica a sostenere le richieste – è la sintesi del sindaco Panieri –. Confermiamo i 200mila euro previsti a bilancio da dividere tra centri sociali e piscine, ma stiamo aspettando che arrivino i consumi da Hera". Al di là di tutto, l’accusa che meno sembra essere andata giù al primo cittadino, tra quelle partite dall’Ortignola, è relativa al mancato ascolto. "In inverno sono stato contattato più di una volta le partite pregresse con il gestore dell’energia elettrica – ricostruisce il sindaco Panieri –. Non sono mai stato silente, poi che la risposta non sia sempre quella cercata è diverso. Ma è il Comune stesso oggi a essere in difficoltà con le bollette: cubano una quota straordinaria, che vuol dire fare delle scelte e rivedere il patrimonio energivoro della città".