Ospedale, l’appello della Cisl "Investire anche sul personale"

Franceschelli sprona l’Ausl: "Servono professionisti e operatori o rischiamo di costruire scatole vuote"

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Ben vengano gli investimenti della Regione a favore dell’Ausl. Ma "anche il personale aspetta parole di chiarezza. Infrastrutture e strutture tecnologiche sono fondamentali, ma non sono tutto". A dirlo è Stefano Franceschelli, segretario metropolitano della Cisl-Fp metropolitana, commentando l’annuncio del direttore generale dell’Ausl imolese, Andrea Rossi. La Regione ha assicurato infatti che stanzierà i 25 milioni di euro per coprire il buco di bilancio dell’azienda, a cui si aggiungono investimenti per circa 32 milioni (finanziamenti europei e statali compresi) nei prossimi quattro anni tra dotazioni e strutture.

"Ci sono due priorità che come Cisl-Fp abbiamo ribadito dall’emergenza Covid in poi – afferma Franceschelli – ma che ancora oggi non trovano altrettanta chiarezza: un piano di assunzioni che vada oltre la logica del turnover e l’adeguamento dei fondi contrattuali per la valorizzazione del personale". Secondo il sindacalista, infatti, "è molto positivo apprendere di investimenti che daranno alla cittadinanza nuovi servizi e più tecnologie sanitarie. Ma senza un altrettanto adeguato investimento sui professionisti e sugli operatori, rischiamo di costruire solo scatole vuote, visto che ancora oggi all’Ausl di Imola diversi servizi, sia sanitari sia amministrativi, sono sottorganico. Per non parlare del fatto che 1.100 lavoratori avrebbero i requisiti per avere una progressione economica, che però è preclusa a causa della ristrettezza delle risorse nei fondi di contrattazione aziendale".

La sanità imolese, sostiene dunque Franceschelli, "necessita di passare dalle parole ai fatti a 360 gradi, anche per quanto riguarda Montecatone. Sono anni che sentiamo parole di lode per questo istituto, che rappresenta un’eccellenza a livello nazionale, che però rischia di essere messa in discussione in assenza di un suo rilancio in ottica pubblica". La Cisl aveva proposto, ormai tre anni fa, di inserire anche Montecatone nella rete nazionale Irccs.

"Argomento che ha trovato interesse anche da parte delle Istituzioni e della direzione stessa – ricorda Franceschelli – che in questi anni hanno studiato alcuni possibili scenari di valorizzazione e che oggi è di forte attualità in quanto necessita di un investimento stabile e duraturo per garantirne la sostenibilità". Secondo il segretario della Cisl-Fp, dunque, "è il momento di passare dalle parole ai fatti perché l’istituto ha bisogno di inserirsi nella rete di competenze del pubblico e attrarre professionisti per migliorare le condizioni di chi ci lavora e il servizio insostituibile che oggi svolge".