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Imola, 8 giugno 2022 - Non è per niente bello sentirsi dire "Ti sparo in faccia", o "Ti taglio la gola", oppure ancora "Ti aspetto fuori, mi ricordo della tua faccia". Per di più quanto stai facendo il tuo lavoro, magari in ospedale. E invece è quello che è successo – di nuovo, possiamo dire – al Pronto soccorso del Santa Maria della Scaletta l’altra sera, quando è arrivato un paziente evidentemente esagitato che, nel periodo di stretta osservazione, ha picchiato due infermiere e due infermieri, provocando a due di loro lesioni giudicate guaribili in tre e dieci giorni. Tra l’altro, per contenere la rabbia del paziente il personale in servizio è stato costretto a tralasciare quasi tutte le altre attività, comportando questo quasi un’interruzione di pubblico servizio. Per arginare l’individuo violento, è stato infatti necessario coinvolgere medici, infermieri del Pronto Soccorso e del servizio 118. Ovvio che il personale sanitario in servizio ha allertato Polizia e Carabinieri, e sono stati questi ultimi a prendere in consegna l’uomo. Sull’episodio, che arriva otto giorni dopo la devastazione della portineria da parte di un altro individuo violento, la direzione generale dell’Ausl preannuncia le prossime azioni, facendo sapere di avere messo a disposizione delle Forze dell’ordine le immagini della videosorveglianza: "Innanzitutto piena solidarietà per i nostri operatori – dice il dg Andrea Rossi – Aggrediti in maniera ingiustificata, saranno tutelati nei modi e nelle sedi opportune. Ringrazio le Forze dell’ordine per il loro intervento. Insieme al sindaco Panieri, e a maggior ragione dopo questi avvenimenti, sarà convocato un Tavolo con la prefettura di Bologna e le Forze dell’Ordine per affrontare il tema della sicurezza e per trovare le opportune soluzioni con protocolli operativi e una collaborazione sempre più efficace". Da parte sua, il sindaco Marco Panieri esprime "la più sentita solidarietà e vicinanza a ...
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