Ospedale di Imola, minacce di morte e botte agli infermieri

Un 45enne dà in escandescenze al Pronto soccorso e aggredisce il personale. Arrestato da una pattuglia dei carabinieri

Personale sanitario al lavoro al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Scaletta

Personale sanitario al lavoro al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Scaletta

Imola, 8 giugno 2022 - Non è per niente bello sentirsi dire "Ti sparo in faccia", o "Ti taglio la gola", oppure ancora "Ti aspetto fuori, mi ricordo della tua faccia". Per di più quanto stai facendo il tuo lavoro, magari in ospedale. E invece è quello che è successo – di nuovo, possiamo dire – al Pronto soccorso del Santa Maria della Scaletta l’altra sera, quando è arrivato un paziente evidentemente esagitato che, nel periodo di stretta osservazione, ha picchiato due infermiere e due infermieri, provocando a due di loro lesioni giudicate guaribili in tre e dieci giorni. Tra l’altro, per contenere la rabbia del paziente il personale in servizio è stato costretto a tralasciare quasi tutte le altre attività, comportando questo quasi un’interruzione di pubblico servizio. Per arginare l’individuo violento, è stato infatti necessario coinvolgere medici, infermieri del Pronto Soccorso e del servizio 118. Ovvio che il personale sanitario in servizio ha allertato Polizia e Carabinieri, e sono stati questi ultimi a prendere in consegna l’uomo.

Sull’episodio, che arriva otto giorni dopo la devastazione della portineria da parte di un altro individuo violento, la direzione generale dell’Ausl preannuncia le prossime azioni, facendo sapere di avere messo a disposizione delle Forze dell’ordine le immagini della videosorveglianza: "Innanzitutto piena solidarietà per i nostri operatori – dice il dg Andrea Rossi – Aggrediti in maniera ingiustificata, saranno tutelati nei modi e nelle sedi opportune. Ringrazio le Forze dell’ordine per il loro intervento. Insieme al sindaco Panieri, e a maggior ragione dopo questi avvenimenti, sarà convocato un Tavolo con la prefettura di Bologna e le Forze dell’Ordine per affrontare il tema della sicurezza e per trovare le opportune soluzioni con protocolli operativi e una collaborazione sempre più efficace".

Da parte sua, il sindaco Marco Panieri esprime "la più sentita solidarietà e vicinanza a tutti gli operatori sanitari della nostra Ausl, in particolare a quelli aggrediti in modo ingiustificato e vergognoso al Pronto soccorso. Questi atti intimidatori e violenti non saranno mai tollerati". Panieri sottolinea poi la prossima convocazione del Tavolo con la prefettura. Solidarietà agli operatori sanitari anche da parte della presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini

Sono i carabinieri a ricapitolare quanto accaduto. L’uomo era stato portato in Pronto soccorso perché "trovato a deambulare in stato di alterazione in centro a Castel San Pietro", lunedì sera. Si tratta di un bolognese 45enne, pluripregiudicato. In ospedale "è andato immotivatamente in escandescenze, prendendosela con i sanitari. Ha così aggredito verbalmente e fisicamente il medico di guardia e altri 4 sanitari in servizio, procurando a uno di essi lesioni giudicate guaribili in 10 giorni. La tempestiva chiamata al 112 ha fatto sì che in pochissimi minuti intervenisse in ospedale una pattuglia del Radiomobile che ha intercettato il soggetto, bloccandolo".

Condotto in caserma "è stato tratto in arresto – spiegano i carabinieri – nelle camere di sicurezza, in attesa del rito direttissimo disposto dal pm per la giornata di oggi (ieri, ndr), a Bologna". Era accusato di interruzione di pubblico servizio e di lesioni personali aggravate dai dettami della legge 14 agosto 2020 n.113 recante ‘Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni’. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la remissione in libertà nell’attesa di un processo che deve essere fissato.

L’episodio di lunedì va ad affiancarsi a un altro arresto, operato sempre dai carabinieri il 4 aprile nei confronti di uno straniero, per condotte aggressive contro i sanitari del Pronto soccorso. L’uomo – un 23enne polacco – aveva perso il controllo post-sbornia e minacciato i sanitari.

ma. mar.