Osservanza, metà edifici recuperati nel 2025

I fondi del Pnrr riaprono i discorsi sugli altri due progetti di rilancio dei padiglioni: campus Unibo e sede dell’Accademia. Il punto sui lavori

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di Enrico Agnessi

È un puzzle complicato quello dell’Osservanza. Dopo la riapertura al pubblico del complesso, avvenuta nel 2016 e a sua volta seguita dall’inaugurazione dell’auditorium che in questi mesi ha ospitato la campagna vaccinale anti-Covid, è mancato lo sprint per portare nuova luce all’interno dei padiglioni dell’ex manicomio. E troppo spesso nell’area a ridosso del centro storico, per la quale da vari lustri si parla di rilancio, si è assistito a episodi di vandalismo.

Ora però gli oltre 15 milioni in arrivo dal Pnrr, annunciati in settimana da Città metropolitana e Comune, potrebbero contribuire ad accelerare l’intero piano di recupero. Sul tavolo ci sono infatti tre progetti paralleli, ciascun con diverso stato di avanzamento, che però la Giunta vuole ora portare a termine entro fine mandato: settembre 2025.

A fronte di un quadro segnato dai ritardi, resi ancora più pesanti da pandemia e crisi, al momento l’iter più avviato sembra quello per i nuovi spazi della sede imolese dell’Università di Bologna. Secondo la tabella di marcia più recente, l’affidamento dei lavori dovrà essere completata entro la fine di quest’anno (dodici mesi in più rispetto a quanto previsto solo la scorsa estate). L’inizio del cantiere è atteso invece entro il primo trimestre del 2023.

Sulla carta c’è il progetto di uno studentato con 50 posti letto riservato ai giovani dell’Alma Mater, più relativi servizi didattici. Prevista la rifunzionalizzazione dei padiglioni 6 e 8 (di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio) e 17 e 19 (di Osservanza Srl). Il costo del campus era stimato, almeno fino a qualche tempo fa, in circa 7 milioni di euro; ma l’importo è destinato a essere ritoccato.

Appena un po’ più indietro (siamo alla progettazione esecutiva) il piano di restauro e risanamento conservativo del padiglione 1. Si tratta dello stabile di proprietà del Con.Ami in cui, nel giro di alcuni anni, traslocherà la Fondazione Accademia Internazionale di Imola ‘Incontri con il maestro’. Il quadro economico complessivo del cantiere, che prevede la costruzione di aule e alloggi, è stimato in questo caso in 4,8 milioni.

Una volta terminati i due ambiziosi progetti di cui sopra, l’area dell’ex manicomio avrà uno sviluppo vicino al 40 per cento. Si arriverà poi a ben oltre la metà del totale una volta che si concluderà l’ultimo maxi-progetto annunciato in settimana grazie ai fondi del Piano nazionale ripresa e resilienza. In questo caso, si parla di un investimento di poco superiore ai 15 milioni. E i lavori dovranno essere conclusi, come per tutti gli interventi finanziati dal Pnrr, entro marzo 2026. Gli interventi di restauro e rigenerazione riguarderanno i padiglioni 10 e 12, l’edificio ‘ex artieri’ e quello ‘ex cabina elettrica’, nonché il potenziamento del già citato progetto dell’Accademia. Tutto per rendere l’Osservanza un ‘Polo della conoscenza, scienza e ricerca’.